giovedì 30 luglio 2009

Essere AUTONOMI: nessuna resa, nessun compromesso!

AUTONOMI NAZIONALISTI

Essere Autonomi cosa significa?
Mentre il mondialismo si fa sempre più sistema, nelle società contemporanee avanza inesorabile l’alienazione, che svilisce tutti gli ambiti della vita umana, compresa la politica.
Il cancro del consumismo, vera e propria anima del capitalismo, si è innervato in ogni aspetto dell’esistenza, rendendo il vivere una mera operazione contabile.
Parallelamente alla crescita di indifferenza, mercificazione, materialismo, egocentrismo, menefreghismo verso la sfera comune e alla progressiva ma inesorabile emarginazione di un numero crescente di strati sociali, si assiste paradossalmente, a livelli crescenti di passività sociale.
Un pò per mancanza di alternative credibili, un pò per disillusione, molto per conformismo indotto dall’egemonia culturale mondialista nei comportamenti sociali e individuali, sempre meno si è disposti a lottare per gli Ideali e ci si chiude nel proprio privato e nelle proprie consuetudini, rifiutando ogni impegno che implichi dei sacrifici.
Questa vuoto politico e sociale è deleterio nel medio e lungo periodo, poichè si corre (come sta succedendo) il pericolo di farsi sovrastare dalle oligarchie cosmopolite, che proprio facendo conto su questa incapacità (o, peggio, volontà) di farsi sentire, finiscono con il manipolare o coll’ignorare (e quindi cancellare) richieste e bisogni che giungono dal basso!
Sempre più spesso l’unica forma di partecipazione politica è la delega ai partiti della rappresentanza dei propri ‘valori’ e dei propri Ideali.
Partiti che il più delle volte finiscono però col tradire spudoratamente la fiducia dei cittadini elettori e dei militanti, agendo in aperta contraddizione con quanto propugnato, accettando i più turpi compromessi in nome di chissà quali tatticismi, consentendo l’ascesa dei personaggi più abietti, attenti solo al proprio profitto personale, in termini di carriere, poltrone, soldi, cariche.

Di fronte alla normalizzazione sociale, al consolidarsi di tale infausta situazione, tra consumismo e indifferenza, è possibile cercare di superare questa fase di inerzia e appiattimento dilagante?
E’ nostra convinzione che sia ancora possibile reagire, tramite un rinnovamento delle posizioni politiche e meta-politiche e con un approccio diverso alla politica, autonomo e nazionalista allo stesso tempo, più concreto, dove contano solo le Idee e i Valori in grado di sviluppare orientamenti in grado di resistere al pensiero unico imposto dalla cultura dominante.
E che quindi il presente e il futuro del dissenso politico, della resistenza nazionale, passino necessariamente attraverso pratiche di PARTECIPAZIONE DIRETTA e AUTONOMA alla vita politica e sociale, senza mediazioni.

L’Autonomo nazionalista è quindi il dissidente anti-mondialista, il non-arreso alla quotidianità, l’opposto del burattino, colui che abbatte il totem del conformismo, il nemico del compromesso, convinto che la politica debba essere fatta specialmente da Ideali non negoziabili, che la mobilitazione sia l'unica soluzione contro l’oppressione, una reale alternativa per sfidare le ingiustizie e cercare le soluzioni ai problemi sociali, politici, economici, culturali, ambientali che agitano le nazioni europee.

Autonomia è ALTERNATIVA, non solo di facciata, da ‘marketing politico’, alla ‘politica-mediata’.
Autonomia non è un partito, un movimento, un’organizzazione, un club e neppure un ‘franchising’ metapolitico! Tantomeno è un ‘brand’, una ‘moda’, con temi che ‘ora vanno’, ‘no, andavano due anni fa’ (ho sentito fare simili discorsi nell’ambiente, ve lo assicuro!).
Autonomia è un sentire ribelle, è amore per la Libertà. Non c’è uniformità, non ci sono tessere e non ci sono gerarchie, capi, segretari, ‘grandi vecchi’ e boss (e quindi neppure carrieristi, poltronari, arrivisti, voltagabbana).
Non ci sono ordini e direttive. Non esistono piani d’azione e manuali per l’utilizzo.
La gerarchia è sostituita dall’AUTOGESTIONE: l’Autonomia si incarna nella pratica del ‘Do it yourself’, è impegno nel contesto sociale attualizzando politicamente sul territorio l’opposizione al mondialismo, è attenzione a temi reali (come l’ecologia, l’animalismo, …) importanti per il Futuro di tutti, è solidarietà e radicalità sociale contro l’indifferenza, è comunicazione politica in forme vicine alla cultura popolare attuale, è impegno e attivismo, a tutti i livelli, senza il meschino ‘calcolo politico’ che corrompe l’agire del politicante.
E’ lotta al turbocapitalismo, all’Internazionalismo delle elitès collaterale del capitalismo, al ‘progressismo’ dei privilegiati (che tanto il conto lo pagano gli altri…), allo sfruttamento flessibile mascherato da ‘modernità’!
E’ contrapposizione ad una società basata sul Dio Unico Profitto, dove l’unico scopo del vivere è l’arricchirsi ad ogni costo!
E’ l’antitesi reale di ogni possibile Pensiero Unico, di ogni conformismo, di ogni oppressione, è rifiuto a trincerarsi dietro qualunque dogmatismo.
L’Autonomia è una moltitudine che non diviene mai uno!

Nessuna resa, nessun compromesso!

lunedì 6 luglio 2009

NO G8!
Come antimondialisti, le nostre posizioni sono 100% NO G8, sia esso G8, G20, Gqualsiasicosa. Possono cambiare il nome, ma la sostanza non cambia!
Le politiche di cui si fa portatore il sistema basato sulla diarchia globalizzazione economica-summit internazionali sono costruite ad arte per far si che i ricchi (ormai apolidi) globali, siano essi statunitensi, europei, arabi, russi o cinesi, comunisti o ex, socialisti a parole o turbo-capitalisti, continuino a guadagnare senza limiti, in un crescendo di avidità, ineguaglianze, disparità, discriminazioni e ingiustizie sociali.
E mentre una casta ristretta di privilegiati super-ricchi vive nello spreco senza limiti, una fetta crescente di popolazione europea scivola sempre di più verso precarietà, indigenza, mancanza di lavoro, assenza di ogni garanzia per il futuro. Questa è la globalizzazione!

In uno scenario da incubo come questo, bisogna PRENDERE POSIZIONI CHIARE e FARE SCELTE COERENTI.
Basta quindi con le organizzazioni internazionali (durante il G8/G20 all’Aquila si riuniscono pure i vertici del WTO, del FMI, della Banca mondiale e altri organismi del Governo Mondiale, eletti da nessuno ma in grado di decidere per tutti!), con le politiche capitaliste-mondialiste, con il Pensiero Unico Globale, con lo sviluppo insensato che sta distruggendo la Terra.
Riprendiamoci il Futuro! Il Mondo non deve diventare il luna park dei ricchi!

NO AL DOMINIO GLOBALE!
NO AL MONDO RIDOTTO AD UN GROSSO SUPERMARKET!

mercoledì 1 luglio 2009

Il governo olandese vuole bandire la Sea Shepherd
Il governo dei Paesi Bassi ha intenzione di bandire ‘quanto prima possibile’ (sono le parole dei politicanti olandesi) l’intera organizzazione Sea Shepherd, che si batte contro l’insensato e criminale sterminio delle balene (e dell’intera fauna marina).
L’organizzazione dispone infatti di 2 navi che attualmente battono bandiera olandese.
Il Giappone (le cui navi-killer, che illegalmente e criminalmente –protette dalle istituzioni capitaliste- uccidono migliaia di balene nascondendosi dietro la scusa della ‘ricerca scientifica’, si sono ‘scontrate’ ripetutamente nell’Antartico con gli eroici animalisti) ha ripetutamente fatto pressione sul governo olandese in merito alla Sea Shepherd e i governanti di tale nazione stanno cercando in ogni modo possibile di trovare la scusa per togliere alle navi l’utilizzo della bandiera olandese.


Ci troviamo di fronte alle solite infamie mondialiste: ancora una volta si cerca (sotto la spinta circoli economici votati al Dio Unico Profitto) di bandire, fermare, arrestare chi si batte in nome di qualcosa di VERAMENTE GIUSTO, come è la conservazione della fauna marina minacciata da una caccia insensata.
La Sea Shepherd è una delle poche organizzazioni che rischia veramente in prima persona del proprio impegno estremo per proteggere, senza tornaconti o guadagni, gli ultimi degli ultimi, i senza voce, gli animali! SUPPORTIAMO LA SEA SHEPHERD!

Firma la petizione per la Sea Shepherd:
http://www.thepetitionsite.com/1/appeal-to-the-dutch-government-who-wants-emergency-act-against-environmental-pirates-sea-shepherd

http://www.seashepherd.org/
http://seashepherd.nl/