sabato 16 maggio 2020

Globalizzazione, la radice di tutti mali che ci affliggono!

Dispiace constatare che per l'ennesima volta si sia persa una chance per mettere in discussione la globalizzazione criminale. Migliaia di morti in Italia e in tutta Europa, causati da un virus proveniente dalla Cina (la 'fabbrica del mondo', il principale alfiere della globalizzazione mondialista), e l'unica cosa che sembra interessare è il riprendere il tran tran quotidiano. Poche analisi, rare critiche al sistema che causa sempre più spesso shock brutali, nessuna proposta per superare lo status quo. Come se ormai ci si fosse arresi all'evidenza che la globalizzazione, il liberoscambismo, il capitalismo, siano talmente parte della nostra vita che si possono tranquillamente accettare epidemie, disastri ecologici, distruzione di culture e Popoli. L'importante è che lo status quo, fatto di consumismo compulsivo, di divertimenti preconfezionati, di esibizionismo da social, di competizione sfrenata per raccogliere le briciole, non venga alterato. Inutile pensare che ci sarà un ritorno sereno alla 'normalità' pre-Covid: non sarà così! Questa è stata una prima avvisaglia di quello che sempre più ci aspetterà in futuro se non si comincia col fermare subito la globalizzazione capitalista e il furioso movimento di merci e persone per tutto il globo. Se non si pongono limiti a questa follia la prossima volta il prezzo da pagare sarà ancora più pesante!