lunedì 30 novembre 2009
mercoledì 25 novembre 2009
Il Governo mondiale si avvicina
…la “globalizzazione” avanza a grandi passi, perseguita con una volontà implacabile e con una strategia abilissima proprio da quegli invisibili (l’élite del Potere, i capitalisti mondialisti) che stanno ormai per raggiungere il Governo Mondiale, il Nuovo Ordine che si erano prefissati.
Nulla è rimasto indenne dall’opera uniformatrice, e in America come in Europa siamo adesso di fronte al fatto compiuto. C’è una cosa, però, che gli “ invisibili” non possono unificare subito, a viso aperto, fino a quando non avranno in mano tutto il potere: i governi democratici.
Ida Magli, 31 Ottobre 2009
Fonte: http://www.italianiliberi.it/Edito09/governomondiale.html
NO SURRENDER TO THE NWO!
lunedì 16 novembre 2009
Tale ente (un'organizzazione privata con poteri unici sull’industria, il commercio e l'agricoltura mondiali, che possiamo tranquillamente definire come vera e propria sovrastruttura, assieme ai degni compari FMI e Banca Mondiale, nonchè supporto logistico di buona parte dei crimini che le multinazionali e i grandi imperi finanziari compiono contro l’Umanità intera) costituisce di fatto un governo mondiale invisibile e antidemocratico che agisce contro la Libertà e il benessere delle Nazioni, dei Popoli e dell'ambiente.
Infatti, il WTO è stato creato per imporre i voleri delle grosse corporations private sui Diritti legittimi all’autodeterminazione di intere Nazioni ed a Governi democraticamente eletti!
Attraverso la deleteria e criminale azione dei suoi ‘tribunali del commercio’, che prendono decisioni sempre ‘a porte chiuse’ (ossia senza nessun controllo democratico!), da anni il WTO impone le sue decisioni (prescrizioni) contro le leggi in difesa dei lavoratori, dell’ambiente, dello Stato sociale, unicamente in nome delle priorità (e dei Profitti) delle Corporations!
Il WTO va fermato e ABOLITO COMPLETAMENTE!
Contro la dominazione delle multinazionali e l’omologazione del Pensiero Unico!
mercoledì 11 novembre 2009
Si è appena svolto a St. Andrews, in Scozia l’ultimo meeting del G-20, con i Ministri delle Finanze e dei Governatori delle Banche Centrali.
Il giornalista investigativo Daniel Estulin (buttato fuori a calci dall’Unione Sovietica nel 1980, il cui padre era un dissidente che ha combattuto per la libertà di parola e che è stato imprigionato e torturato dal KGB) ha raccontato che nel corso del summit si sarebbe cercato far crollare l’attuale sistema finanziario mondiale scaricando il dollaro.
Prima di tutto, Estulin ha raccontato che quest’iniziativa sarebbe stata stata decisa nell’ultimo incontro del Gruppo Bilderberg, tenuto a maggio in Grecia. Estulin ha affermato che la riuscita o il fallimento di questo piano bieco sarebbe dipeso dalla capacità dei rappresentanti di USA e Regno Unito di convincere i governi russo, cinese e altri ad accettare il progetto.
Come discusso nel conclave top-secret del Gruppo Bilderberg a maggio scorso, questo crollo verrebbe utilizzato come scusa per lanciare un nuovo sistema monetario mondiale. I leader del G-20 sono consapevoli che chi guida i mercati monetari, il sistema monetario, controlla il mondo. Una grave crisi colpirebbe ogni angolo della Terra e sarebbe il preludio a instabilità, guerre e ostilità generalizzate a livello finanziario, geografico e geopolitico, interessando così non solo determinati paesi, ma società, culture e interi continenti. Una tale crisi potrebbe portare a un consolidamento del sistema monetario mondiale. Estulin HA dichiarato che la creazione della nuova valuta mondiale è il vero significato della globalizzazione, che non è altro che un IMPERO. È la distruzione dello stato-nazione, la degradazione delle libertà nazionali individuali e la depredazione dei diritti civili. Far cadere il dollaro, innanzitutto, è un assalto alla struttura dell’economia americana verso la creazione di una “Azienda Globale”. Quest’idea, dice Estulin, fu inizialmente discussa alla riunione del Gruppo Bilderberg nell’aprile del 1968, tenuto a Mont Trembland in Canada, da George Ball, un banchiere di Lehman Brothers ed ex sottosegretario agli affari economici sotto i Presidenti John Kennedy e Lyndon Johnson.L’obiettivo di quest’Azienda Globale, nelle parole di Ball, era di “eliminare l’arcaica struttura politica dello stato-nazione” in favore di una più “moderna” struttura aziendale. Ball chiese anche una maggiore integrazione in Europa, e poi nel resto del mondo, come prerequisito per allargare i poteri di un’Azienda Globale, ponendo così i finanzieri sullo stesso livello dei governi.
Fonti: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6460 / http://www.prweb.com/releases/G-20/US_Dollar/prweb3150584.htm
giovedì 5 novembre 2009
Pubblichiamo in maniera integrale (per le traduzioni si può utilizzare Babelfish) questo interessante articolo apparso sul sito Voice of Europe sul fenomeno del black bloc nazionalista in Germania:
Leitfaden Organisationsstruktur / Flugblatt Voice of Europe / Wichtig
SI OPPONGONO AI 237 LICENZIAMENTI, MA HANNO PAURA DI RITORSIONI
‘BARRICATI all’interno dell’azienda, ci resteranno finché la presidenza del Consiglio non si farà carico del loro caso. Dalla mezzanotte di martedì 20 dipendenti di Agile (ex Eutelia), compagnia dell’hi-tech fornitrice di servizi informatici, si sono accampati negli uffici di via Laboratori Olivetti, a Pregnana Milanese. Senza stipendio da agosto, venerdì 23 ottobre sulle teste di 237 lavoratori su 430 è calata anche la mannaia della mobilità collettiva.
Si sono dati tutti un soprannome e tengono le sciarpe e i cappucci calati sul viso per non farsi riconoscere, hanno paura di ritorsioni. «I lavoratori — afferma il segretario generale di Fiom Milano — non sono più disponibili a subire le decisioni devastanti di una azienda fantasma«. «Siamo di fronte a una bad company, la cui missione è liquidare l’attività, nonostante il lavoro sia assicurato dalle commesse pubbliche«.’ (Fonte: http://crisitv.wordpress.com/category/lavoro/ e, per le foto, http://milano.repubblica.it/multimedia/home/18300550/1/1 )
Ormai sono anni che gruppi antimondialisti (ovviamente etichettati come ‘fascisti’, ‘razzisti’, ecc) cercano, inutilmente, di mettere in guardia contro il ‘paradiso in Terra grazie alla globalizzazione’ propugnato dai capitalisti globali.
I risultati sono ora sotto gli occhi di tutti! Questa è l’Europa del 2009: mentre il futuro assume sempre più i tratti di un incubo (ovviamente non per le élites e per i garantiti, per i quali il mondo assume invece le fattezze di un immenso parco-giochi), per difendere i propri Diritti, di lavoratori e di cittadini, bisogna nascondersi, mascherarsi, incappucciarsi! Per paura di ritorsioni! Questo è il capitalismo: un sistema criminale, nemico della Libertà e dei Popoli, nulla di più, nulla di meno!
Solidarietà a tutti i lavoratori, a tutti i disoccupati, a tutti i precari e a tutti quelli che ogni giorno si battono contro il mondialismo!
Smash Capitalism!
domenica 1 novembre 2009
ANTI-ANTIFA DEMO, TORINO OTTOBRE 2009
Nel primo pomeriggio, nella piazza davanti alla stazione di Porta Nuova un agguerrito gruppo di militanti nazionalisti (attivisti e simpatizzanti provenienti da diversi gruppi dell’area torinese, Autonome Nationalisten Aktion, Autonomi Nazionalisti, Autonomi Nazionalisti Supporter group – ANS Torino, Gioventù Italiana, Fronte Ribelle e Rivolta Sudentesca, sintesi di una collaborazione che, al di la delle differenze che pur ci sono, ha dimostrato ancora una volta l’importanza di saper guardare oltre alle sigle, in nome della comune battaglia) ha manifestato per dire basta alle violenze politiche dell’estrema sinistra e per supportare la richiesta di maggiori spazi politici per tutti i movimenti nazionalisti e anticomunisti.
In prima linea, dietro agli striscioni militanti, il black bloc nazionalista non si è fatto intimidire e ha rivendicato il diritto dei giovani italiani ad ottenere spazi dover poter organizzare attività aggregative e culturali e per chiedere la fine dell’ambigua politica ‘dei due pesi e delle due misure’ che troppo spesso vede i nazionalisti e i dissidenti antimondialisti vittime di pregiudizi creati ad arte da frange violente e illiberali per contrastare la nostra lotta!
Presenti con noi una delegazione di militanti Autonomi di Catania e molti altri nazionalisti che ci hanno portato, con la loro semplice ma importantissima presenza, un grande supporto e un segno di VERO cameratismo! A tutti loro va un nostro speciale ringraziamento!
La Resistenza continua! Nessuna resa!