domenica 29 maggio 2011
martedì 24 maggio 2011
Fincantieri, 3 feriti in scontri tra operai e polizia a Genova
Un gruppo di operai sta manifestando davanti alla prefettura di Genova e nei tafferugli con la polizia sono rimaste ferite tre persone, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti, che hanno anche parlato di infiltrati dei centri sociali nella manifestazione.
Un gruppo di dipendenti dello stabilimento di Riva Trigoso sta bloccando invece il traffico sull'A12 al casello di Sestri Levante.
I sindacalisti, al termine di un incontro con il prefetto Francesco Musolino, hanno chiesto un incontro con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, mentre in una nota, il ministero dello Sviluppo economico ha annunciato che i vertici di Fincantieri e i sindacati saranno convocati il prossimo 3 giugno per fare il punto "sul piano di riorganizzazione industriale reso noto dalla società". .
"Ci hanno fatto parlare (con il ministro Paolo) Romani, che ci ha detto che non si chiude niente. Ma noi vogliamo incontrare Berlusconi", ha detto Bruno Manganaro della Fiom.
Il piano industriale di Fincantieri -- azienda pubblica controllata dal ministero dell'Economia attraverso Fintecna -- prevede 2.551 esuberi e la chiusura dei cantieri di Sestri Ponente, Riva Trigoso e Castellamare di Stabia, dove nella notte i lavoratori hanno fatto irruzione in Comune.
"E' impensabile che venga attuato un simile piano industriale da parte di Fincantieri", dice il ligure Sandro Biasotti, deputato del Pdl.
Il leader del Pd Pierluigi Bersani sostiene che è "una questione industriale così rilevante e con il rischio di possibili, drammatiche ricadute sull'occupazione non può essere ignorata da chi ha responsabilità di governo".
Il ministro Romani ha spiegato ieri che "è fondamentale che, fino a quando non saranno attuati concreti e condivisi progetti di riconversione industriale, i piani di chiusura degli stabilimenti non diventino operativi".
lunedì 23 maggio 2011
venerdì 20 maggio 2011
UNITED AGAINST GLOBALISATION
In recent decades we see an ever-increasing Globalisation. It’s an imperialistic process which affects every people on earth. The Liberal-Capitalist model and the free market economics are spread to almost every corner of our world. It’s a totalitarian system in which economics – production and consumption – is elevated to the highest goal in life. It’s a system which oppresses peoples worldwide and destroys their ancient cultural traditions in its constant pursuit for a “world-citizen”. A “world-citizen” without a soul who only wears Nike clothing, listens to IPods, watches TV, eats McDonalds and drinks Coca Cola.
The creation of the European Union has led to the fact that our people are affected in their sovereignty. Our land is no longer governed by our own people but by the policy makers in Brussels, who sold out their soul to the international capital which rules the world through supranational institutions. The one who rules the world economics, rules the world.
We, Nationalists, are the only ones who can turn the tide. Where Globalists just like other imperialists justify themselves with “universal” internationalist values, Nationalists justify themselves with blood and soil. We strive for a just world in which every people has the fundamental right to self-determination and individuality. We reject Globalism out of respect for the diversity of people and cultures worldwide and therefore we reject every form of internationalism and imperialism.
Where Leftist Marxists strive for a Leftwing-Globalism by replacing the Liberal-Capitalist imperialism for a Communist imperialism, we offer a true solution. We advocate a world of independent and free people. Free people who have the right of self-determination of their own destiny. For that reason we reject destructive imperialist philosophies that strive for Globalisation and force their “universal” values to every people on the planet.
We call out to support our demands on Saturday the 18 th of June! Demonstrate with us and make a stand against Globalisation!
mercoledì 18 maggio 2011
venerdì 13 maggio 2011
Parigi, 8-5-2011: Autonomi Nazionalisti presenti!
mercoledì 11 maggio 2011
lunedì 9 maggio 2011
Un libro interessante: WHY WE FIGHT
The manifesto's principal objective is thus to unify the resistance by developing a common doctrine that unites everyone and every tendency seeking to constitute a European network of resistance - a doctrine that goes beyond the old sectarian quarrels and superficial divisions. All relevant subjects, including politics, economics, geopolitics, demographics, and biology are broached. As it was for the Nineteenth-century Left with Marx's Communist Manifesto, Why We Fight is destined to become the key work for Twenty-first century identitarians. This edition of Why We Fight contains the complete text of the original French edition, as well as additional material that was added for the German edition. Also included is an original Foreword by translator Michael O'Meara, author of New Culture, New Right, as well as a Foreword by Dr. Pierre Krebs, Chairman of the Thule-Seminar in Germany.
mercoledì 4 maggio 2011
Per quanto ancora Nazioni e Popoli potranno esprimersi liberamente?
Ovviamente, l’unica voce ammessa deve essere quella mondialista, mentre chiaramente non sono più ammesse resistenze o dissidenze, di nessun tipo, al sistema economico-socio-politico (oligarchico) imposto dai dominatori!
Se si va oltre la contingenza della frase, dovrebbe ormai essere chiaro che Obama, nonostante tutte le infantili illusioni dei boccaloni globali, sia semplicemente, al pari dei Bush e dei Clinton, un rappresentante dei poteri forti globali e un alfiere della globalizzazione mondialista e che in tale direzione si muoverà la sua azione politica!
martedì 3 maggio 2011
1 maggio NR in Europa
Azione anticapitalista a Cipro
Autonomous Nationalists Cyprus - "Black Brigades"