''Un esercito di disoccupati
che continua a crescere. Eravamo accusati di disfattismo
ai tempi del centrodestra, quando sostenevamo
cio' che oggi evidenzia l'Istat, ma questa e' invece, e purtroppo, la realta'
dell'Italia, che va cambiata urgentemente''. Cosi' il segretario
confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, commenta i dati diffusi oggi
dall'istituto statistico. Secondo il sindacalista ''il numero di disoccupati
che via via si ingrossa, nonostante l'alto utilizzo della cassa integrazione,
rappresenta solo un aspetto della mancata occupazione italiana. A questo si
aggiunge una enorme area di inattivi che, anche solo prendendo a riferimento i
cosiddetti scoraggiati, fa salire a oltre 3,5 milioni i disoccupati
effettivi''. Per Fammoni ''si tratta fra l'altro di tanti giovani e di quella
che ormai rappresenta una vera e propria emergenza nazionale: l'occupazione nel
mezzogiorno in cui, per mancanza di lavoro ,gli inattivi sono 6 volte maggiori
che nel nord. E' un dato che riguarda in particolare chi ha un basso titolo di
studio, e questo rafforza l'urgenza di una legge nazionale per l'apprendimento
permanente, ma anche il 20% dei laureati. Questa realta' - prosegue -, dopo
tanta ipocrisia, conferma la necessita', l'urgenza di iniziative per lo
sviluppo, per creare lavoro. A questi milioni di persone che finalmente
emergono non si puo' dire, 'vedremo cosa si puo' fare dal 2013 in avanti',
servono risposte adesso''.
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