SOLIDARIETA' AI LAVORATORI FRANCESI IN LOTTA PER DIFENDERE IL LORO POSTO DI LAVORO! Goodyear ha cercato di chiudere lo stabilimento per cinque anni senza successo. Ieri l'ultimo tentativo, che si è concluso con il "boss-napping", tecnica francese che prevede il sequestro dei manager e che era andata diradandosi dopo i picchi della crisi economia del 2009. L'azienda di Amiens ha già vissuto momenti di controversia in passato. Le speranze di Goodyear di chiudere lo stabilimento si sono scontrate con proteste violente che hanno incluso falò di pneumatici, preoccupazioni del governo e le prolungate procedure francesi dei licenziamenti.
LA POSIZIONE DEI LAVORATORI. Adesso il sindacato è disponibile ad accettare l'inevitabile perdita di posti di lavoro, ma ad un costo. "Chiaramente non è più possibile continuare a lottare per i nostri posti di lavoro" ha detto ieri Mickael Wamen, presidente di un sindacato, alla televisione Lci. "Quindi abbiamo deciso di cambiare tattiche e batterci per la più ampia compensazione possibile". I lavoratori chiedono 80mila euro in cambio della liberazione dei capi, più 2.500 euro per ogni anno lavorato. Evelyne Becker, rappresentante sindacale nello stabilimento, ha raccontato che i due sono stati fermati dopo un incontro particolarmente difficile con il personale.
OGNI SINGOLO POSTO DI LAVORO DEVE DIVENTARE UNA TRINCEA DA DIFENDERE AD OGNI COSTO! La globalizzazione criminale continua a falcidiare posti di lavoro europei senza tregua! Occupare le fabbriche e impedire la delocalizzazione di quanto si trova in essi! Difendiamo il nostro Futuro!
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