Il trambusto creato dal Coronavirus ancora una volta ci ha permesso
di vedere oltre lo schermo fatto di slogan, propaganda, sparate, blablabla come
alla fin fine nessuno degli attori politici in campo abbia interesse a bloccare
il sistema. Infatti, tra lamentele, accuse, soliti furbetti che cercano di
approfittare del trambusto, nessuno ha però puntato il dito verso il vero colpevole
di tutto ciò: la globalizzazione capitalista! Anzi, per alcuni, la soluzione sarebbe
addirittura di andare ancora oltre, globalizzando sempre di più!
E’ paradossale: più le popolazioni locali, siano essi
cittadini oppure lavoratori, patiscono da sto processo criminale, meno questo
viene messo sotto accusa. Ovviamente, ben ci si rende conto degli immensi
profitti che tutto ciò sta elargendo a gruppi sociali ben definiti, tipo gli
imprenditori, e come quindi la politica si guardi bene dal mettere anche solo
in discussione tale andazzo. Ovviamente, poi, quando si tratta di Cina le cose
peggiorano anche, per cui anche di fronte a eventi tragici come quello che stiamo
affrontando ben poco si può sperare che la politica invochi seriamente il blocco
dei confini e lo stop all’arrivo delle merci. Infatti, la Cina ormai da
qualche decennio è divenuta la massima espressione della globalizzazione
capitalista, grande beneficiario (cosa sarebbe la Cina senza la marea immensa
di denaro e investimenti portati dai capitalisti occidentali in quel paese?) e,
specie, grande sponsor della stessa: «Molti dei problemi di oggi non sono
affatto causati dalla globalizzazione. È vero che la globalizzazione ha creato
nuovi problemi, ma questa non è una giustificazione per cancellarla, quanto
piuttosto per adattarla»: così ha parlato il presidente della Repubblica
Popolare cinese Xi Jinping al 47° Forum economico di Davos in
Svizzera, davanti a tremila rappresentanti del gotha internazionale dell’economia.
«Piaccia o no, l'economia globale è l'enorme oceano dal quale nessuno può
tirarsi fuori completamente. Dobbiamo dire no al protezionismo. Perseguire il
protezionismo è come chiudersi dentro una stanza buia. Vento e pioggia possono
pure restare fuori, ma resteranno fuori anche la luce e l'aria» ha prseguito Xi
Jinping, applauditissimo dai vampiri di Wall Street, da sempre ferocemente
avversi a qualsiasi forma di confine o limite al liberoscambismo. Tanto il
conto lo pagano sempre le popolazioni locali, specie i meno privilegiati all’interno
di queste!
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