lunedì 20 settembre 2010

Lavoro flessibile, regressione sociale! Ora basta!

Da quando nel 1997 il centrosinistra di Prodi introdusse in Italia forme di lavoro flessibile (legge Treu 196/97), precarizzazione e insicurezza si sono diffuse a macchia d’olio con effetti devastanti sulle le vite di milioni di cittadini non privilegiati!
La flessibilità selvaggia, ormai incancrenitasi in precariato perenne, rappresenta un simbolo delle ingiustizie degli abusi e dello sfruttamento che stanno alla base del sistema turbocapitalista!
Una vergogna su cui non è più possibile tacere!
Gli attivisti di Resistenza Nazionale intendono quindi supportare la campagna contro la flessibilità e il lavoro a termine lanciata dal network Stop Capitalismo (Comunicato ufficiale su http://stop-capitalismo.blogspot.com/, mail per contatti e info: anti.capitalista@yahoo.it) per chiedere la soppressione della flessibilità nel mondo del lavoro, il ‘lavoro a tempo’ e la chiusura di TUTTE le agenzie interinali, vergognosi luoghi di sfruttamento.

IL LAVORO NON E' UNA MERCE,
I LAVORATORI NON SONO SCHIAVI!

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