Il pomeriggio di sabato 3 dicembre circa 100 attivisti provenienti da tutta Italia e da diverse nazioni europee hanno risposto all’appello anticapitalista lanciato da Stop Capitalismo e RN/Autonomi Nazionalisti a mobilitarsi per manifestare il proprio dissenso e radicale contrarietà contro la dittatura capitalista in atto e i tecnocrati che la gestiscono.
Di fronte alla stazione centrale, schierati dietro striscioni militanti e con le bandiere nere al vento, abbiamo voluto in tal modo esprimere il più totale rifiuto non solo di questo o di quel tassello del composito universo capitalista, ma bensì dell’intero sistema di dominio capital-mondialista stesso e delle logiche criminali e sfruttatrici intimamente connesse ad esso.
Di fronte alla stazione centrale, schierati dietro striscioni militanti e con le bandiere nere al vento, abbiamo voluto in tal modo esprimere il più totale rifiuto non solo di questo o di quel tassello del composito universo capitalista, ma bensì dell’intero sistema di dominio capital-mondialista stesso e delle logiche criminali e sfruttatrici intimamente connesse ad esso.
Tanti gli slogan urlati e scritti su scudi e manifesti: ‘NON SALVATE IL CAPITALISMO, DISTRUGGETELO! ‘Smash Capitalism’, ‘USA, NATO, WTO, al Mondialismo diciamo NO!’, ‘Meno banche d’affari, più Potere al Popolo’, ‘A – Anti- Anticapitalista’.
Nello spirito di Solidarietà Internazionale che da sempre contraddistingue i gruppi realmente antagonisti, la mobilitazione ha visto la presenza di diverse realtà nazionaliste e rivoluzionarie italiane ed europee, con rappresentanze di attivisti olandesi (http://nationaalrevolutionair.wordpress.com/ ), tedeschi, svizzeri e ungheresi presenti.
Nello spirito di Solidarietà Internazionale che da sempre contraddistingue i gruppi realmente antagonisti, la mobilitazione ha visto la presenza di diverse realtà nazionaliste e rivoluzionarie italiane ed europee, con rappresentanze di attivisti olandesi (http://nationaalrevolutionair.wordpress.com/ ), tedeschi, svizzeri e ungheresi presenti.
Centinaia sono stati i volantini diffusi nelle vicinanze del presidio.
Visto che crediamo profondamente al fatto che schiavo non è solo chi ha le catene, ma schiavo è anche chi è costretto ad accettare passivamente ogni umiliazione per l’assenza di alternative, l’evento non si è limitato ad una radicale protesta contro il marasma voluto e creato dall’avidità e sete di potere di banche e finanzieri, ma anche un appello a prendere coscienza della profonda brutalità, inequità e oppressività delle dinamiche capitaliste e di un intero ‘modello di sviluppo’ totalmente sbagliato e un invito alla mobilitazione permanente contro di esso, prima che il processo diventi irreversibile!
Visto che crediamo profondamente al fatto che schiavo non è solo chi ha le catene, ma schiavo è anche chi è costretto ad accettare passivamente ogni umiliazione per l’assenza di alternative, l’evento non si è limitato ad una radicale protesta contro il marasma voluto e creato dall’avidità e sete di potere di banche e finanzieri, ma anche un appello a prendere coscienza della profonda brutalità, inequità e oppressività delle dinamiche capitaliste e di un intero ‘modello di sviluppo’ totalmente sbagliato e un invito alla mobilitazione permanente contro di esso, prima che il processo diventi irreversibile!
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