lunedì 26 ottobre 2009

NAZIONALISTI COME BERSAGLI

Con questo messaggio vogliamo esprimere la nostra più totale SOLIDARIETA’ AI NAZIONALISTI VITTIME DEL TERRORE ROSSO!
Settimana dopo settimana, sempre più spesso veniamo a conoscenza di aggressioni e atti violenti, incessanti, contro militanti dell’area nazionalista.
Come è stato ulteriormente dimostrato sabato 24 ottobre a Torino, essere nazionalisti (così come l’aderire a posizioni anticomuniste) significa ancora essere nel centro del mirino per la massa di poveracci ‘avanguardie della rivoluzione marxista’!
L’intimidazione sistematica continua ad essere una prassi consueta nell’armamentario pratico-ideologico ‘antifascista’.


Aggressioni verbali e fisiche, pestaggi e bombe, vili agguati e minacce! Ma non solo: i rossi non disdegnano azioni di disturbo delle nostre attività (per impedirci di tenere eventi perfettamente legali, ad esempio), atti di vandalismo piccoli e grandi, disgustose campagne diffamatorie e patetici tentativi di boicottaggio.
Insomma, nulla distingue le attività ‘antifa’ da quelle di vere e proprie consorterie mafiose!



Una violenza che, creando un clima pesante di intolleranza e terrore, ha l’obiettivo di limitare o, peggio, sopprimere la LIBERTA’ e l’agibilità politica che a tutte le realtà politiche dovrebbe essere garantita.


STOP AL TERRORE ROSSO!
NESSUN COMPROMESSO!
NESSUNA RESA!

mercoledì 14 ottobre 2009

BLUFF OBAMA

9 OTTOBRE 2009
A Barack Obama il Nobel per la pace "per il suo straordinario impegno per rafforzare la diplomazia internazionale e la collaborazione tra i popoli. Hanno pesato a favore della scelta gli appelli di Obama per la riduzione degli arsenali nucleari e il suo impegno per la pace globale".

14 OTTOBRE 2009
Afghanistan: Obama invia altri 13.000 uomini, ma non lo annuncia.
WASHINGTON (USA) - Il presidente americano Barack Obama ha autorizzato l'invio in Afghanistan di 13.000 uomini, in gran parte forze di supporto, in aggiunta ai 21.000 il cui impiego era stato annunciato in febbraio subito dopo la sua elezione. Lo scrive il Washington post sul suo sito online, citando fonti della difesa che precisano che la decisione non è stata annunciata.

Secondo un calcolo fatto dal quotidiano, complessivamente il numero dei militari Usa impegnati in Iraq e Afghanistan è superiore al livello massimo raggiunto durante il surge in Iraq deciso dal presidente George W. Bush. Ora in Afghanistan ci sono circa 65.000 soldati e circa 124.000 in Iraq, rispetto ai 26.000 e 160.000 del momento di massimo impegno contro l'insurrezione irachena tra il 2007 e il 2008. Il dibattito di questi giorni a Washington ruota sulla decisione che il presidente dovrà prendere sulla richiesta del generale Stanley McChrystal di inviare altri 40.000 uomini in Afghanistan.