sabato 27 febbraio 2010

giovedì 25 febbraio 2010

Buona sera, Londra. Prima di tutto vi chiedo di scusarmi per questa interruzione. Come molti di voi io apprezzo il benessere della routine quotidiana, la sicurezza di ciò che è familiare, la tranquillità della ripetizione. Ne godo quanto chiunque altro. Ma nello spirito della commemorazione, affinché gli eventi importanti del passato, generalmente associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e cruenta vengano celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 5 novembre, un giorno ahimè sprofondato nell'oblio, sottraendo un po' di tempo alla vita quotidiana, per sederci e fare due chiacchiere. Alcuni vorranno toglierci la sicura, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati.
Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità. E la verità è che c'è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c'era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere a ciò. Com'è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole.. non c'è che da guardarsi allo specchio.
Io so perché l'avete fatto. So che avevate paura.
E chi non ne avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie. C'era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, ed il Caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all'attuale Alto Cancelliere, Adam Sutler. Vi ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso, obbediente consenso. Ieri sera ho cercato di porre fine a questo silenzio. Ieri sera io ho distrutto il vecchio Bailey, per ricordare a questo paese quello che ha dimenticato. Più di quattrocento anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che l'equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive. Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato il 5 novembre. Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io, vi chiedo di mettervi al mio fianco, ad un anno da questa notte, fuori dai cancelli del Parlamento, e insieme offriremo loro un 5 novembre che non verrà mai più dimenticato.
(Monologo di V alla Tv di Londra - Dal film V for Vendetta)

martedì 16 febbraio 2010

DISTORSIONE & MANIPOLAZIONE
Oggi il Sistema mondialista oligarchico che anela al controllo totale della vita di miliardi di persone sta facendo passi da gigante per raggiungere questo obiettivo e per ottenere la sottomissione al sistema.
All’interno di questo contesto l’obiettivo primario del sistema mass mediatico è quello di dare forma alla pubblica opinione in modo tale che supporti (o comunque non avversi) l’agenda del Potere.
Visto che i media distribuiscono la maggior parte delle informazioni che gli individui utilizzano per farsi un’opinione circa quel che succede, in tal modo il ruolo ‘top-down’, dall’alto verso il basso, svolto dalla comunicazione di massa assume le sembianze di un agente di disinformazione e condizionamento che, attraverso la distribuzione di informazioni spesso distorte o contraddittorie, cerca di plasmare le idee e le percezioni politiche dei cittadini e di orientare le opinioni (e quindi il consenso) individuali e collettive.
Il flusso di informazioni distorte, modificate e manipolate nel contenuto e nella forma ha effetti pericolosi sulla visione dei cittadini meno informati, con gravi ripercussioni sulla Libertà di opinione e di pensiero.
Tale azione deformante si esplica in maniera particolare nei confronti di gruppi, movimenti, partiti o persone (magari economicamente sfavoriti, con scarso accesso al sistema dei media) dissonanti nei confronti del Sistema e che vogliano sfogare il proprio legittimo Diritto di Espressione in qualche modo.
L’utilizzo in questi casi di distorsioni, semplificazioni, manipolazioni, offuscamenti, verità parziali contribuiscono infatti alla creazione, diffusione ed al radicamento presso la maggioranza dei cittadini di un’immagine/percezione sostanzialmente ‘cattiva’/negativa delle Idee contrastanti e delle opinioni divergenti di questi soggetti non allineati (e quindi dei soggetti stessi).
Essendo inoltre davvero di rado esposto il punto di vista dei diretti interessati, tali soggetti, cittadini a pieno titolo come tutti gli altri, in tal modo vengono privati di un loro Diritto democratico, quello di esprimere dissenso radicale e di manifestare le proprie convinzioni e problematiche politiche e sociali. Queste voci vengono così escluse, e le persone che condividono questi punti di vista sono conseguentemente marginalizzate e rese ‘prive di potere’. Questa sensazione di impotenza, prodotta dalle manipolazione dei media, promuove quindi inazione e disinteresse nel processo politico.
Ottenendo come risultato finale la passività e l’asservimento del ‘popolo sovrano’.


I want you to get mad. I don’t want you to protest, I don’t want you to riot, I don’t want you to write to your congressman, because I wouldn’t know what to tell you to write. I don’t know what to do about the depression, the inflation, the Russians, or the crime in the streets. All I know is that first… You’ve got to get mad ~ Howard Beale (Quinto Potere – Sidney Lumet)

venerdì 12 febbraio 2010


Entro aprile 2010 gli OGM (organismi geneticamente modificati) faranno il loro ingresso nell’agricoltura italiana. Parola del Consiglio di Stato!
Nonostante la maggioranza degli italiani (il 74%) sia contraria al cibo frankenstein, il più alto organo della “giustizia amministrativa” italiana, ha sentenziato il 19 gennaio 2010 (con sentenza depositata in Segreteria), almeno sulla carta, un punto a favore (e palla al centro) dei colossi del biotech.
Gira e rigira, la storia è sempre la stessa: le pressioni economiche e politiche sono enormi e le aziende interessate alla diffusione degli ogm, quelle che tirano le fila (sempre lo stesso discorso, con imposizioni calate per ordine dei burattinai) non sono le piccole società agricole, ma i più potenti gruppi della chimica e farmaceutica planetaria, i quali speculano e guadagnano miliardi di dollari ogni anno nelle sementi brevettate e nei pesticidi cancerogeni: Monsanto, Du Pont, Syngenta, Bayer Crop Science e Dow, cinque colossi multinazionali che se ne fregano di quello che pensano i cittadini.
Le scuse accampate da questi criminali sono sempre le stesse: dalla cura della fame nel mondo (i capitalisti salvatori del Mondo?), al tormentone neoliberista del ‘ripristino della libertà economica’ fino al più crudo (e reale) motivo che le biotecnologie sarebbero una condizione necessaria per tornare ad essere competitivi sul mercato.
La realtà è ben diversa, più cupa: oltre al ricavo di enormi profitti, quando saranno stati ‘strozzati’ tutti i coltivatori biologici (e anche quelli restii agli ogm, a causa dell’infestazione e diffusione a distanza delle spore: se un agricoltore biologico ha un vicino che coltiva il mais geneticamente modificato, come potrà impedire che la sua coltura venga inquinata dal polline? Alla faccia della ‘libertà’!!!), le corporations avranno nelle loro mani l’intera produzione di alimenti globale. Ed è innegabile che i prodotti geneticamente modificati sono l’esemplificazione di un’agricoltura omologata e quindi di prodotti alimentari omologati.
Controllando la produzione alimentare avranno ovviamente il controllo della vita di centinaia di milioni di persone.
Con un pensiero al futuro dominio globale e al controllo delle masse: se l’obiettivo primario è l’omologazione dell’umanità intera secondo i canoni delle multinazionali, una persona/Nazione affamata o ammalata o dipendente non è libera! MAI!

NO AGLI OGM!

venerdì 5 febbraio 2010

Può una Nazione LIBERA tollerare tutto ciò?

Delocalizzare gli impianti di produzione: i potentati economici e finanziari realizzano maggiori profitti, i lavoratori perdono i loro posti di lavoro.
Il capitalismo, l’ideologia di mercato, uccide l’uomo.
Il mercato non è e non deve costituire la finalità delle azioni umane.
Basta delocalizzazioni, difendiamo il lavoro italiano!

Verona, 4 Febbraio 2010: Glaxo annuncia chiusura centro ricerche

Sarebbe così a rischio il posto di 550 ricercatori. "L'annuncio della chiusura - riferisce Francesco Crespi, della Rsu di Glaxo Smithkline - è stato dato a Verona dalla stessa multinazionale farmaceutica. Lo smantellamento del centro ricerche rientra in un piano di tagli di circa 4000 posti di lavoro in tutto il mondo, metà dei quali nel settore ricerca e sviluppo""E' una notizia scioccante - dice Crespi - che ci è stata comunicata all'improvviso, in una giornata nella quale era stata organizzata una manifestazione contro il ventilato progetto di outsorsing". "Il Centro ricerche - aggiunge - era il fiore all'occhiello non solo per Verona, unica realtà italiana nella ricerca farmaceutica".Il rappresentante sindacale sottolinea che "GlaxoSmithkline ha motivato questa chiusura con il mancato raggiungimento degli obiettivi negli utili, che in un anno di crisi come il 2009 hanno toccato l'11% rispetto al previsto 14%". "Per una differenza così piccola - conclude Crespi - si lasciano a casa 550 persone, tutte laureate ed espressione dell'eccellenza, alle quali vanno aggiunti un centinaio di lavoratori nella produzione. L'azienda ha garantito il mantenimento dell'occupazione fino alla fine dell'anno".

SMASH CAPITALISM!