giovedì 23 ottobre 2014

CONTRO IL JOBS ACT DEL GOVERNO FILOMONDIALISTA!

Sulla scia delle controriforme degli ultimi 20 anni (dal criminale inserimento, ad opera dell’allora governo di ‘sinistra’ Prodi che con Treu portò in Italia il lavoro interinale, ossia la precarietà) anche oggi ci viene raccontato che il problema principale del mercato del lavoro in Italia sia la rigidità dei contratti, non la carenza di domanda. Perciò, nonostante nel solo 2013 si siano persi ulteriori 413mila posti di lavoro (dati Istat) e nonostante una recente confermi che la flessibilità non porta più lavoro ( http://www.economiaepolitica.it/lavoro-e-sindacato/la-tesi-contro-la-flessibilita-non-porta-piu-lavoro/#.VEi7yrkcQiQ ) con il Jobs Act avremo una ulteriore precarizzazione (ormai in alcuni settori lavorativi siamo ormai allo schiavismo vero e proprio) dei contratti di lavoro, senza che, ovviamente, venga inserita una giusta protezione per chi perde il lavoro, come avviene negli altri paesi europei. Difficile che questa ulteriore precarizzazione dei rapporti di lavoro favorisca la ripresa economica, ovvero la competitività delle nostre imprese a livello nazionale. È, infatti, un forte scoraggiamento a investire sulla forza lavoro, visto che già oggi (con oltre 40 tipi diversi di lavoro a tempo!) ai padroni e ai loro lacchè (capi e capetti scelti prevalentemente tra amici e paraculi vari, alla faccia della meritocrazia sempre sputata in faccia ai non-privilegiati) interessa solo l’asservimento della forza lavoro e nulla più! Per questo noi di Resistenza Nazionale diciamo NO al Job Acts, ennesimo strumento capitalista per imporre le catene e asservire i non privilegiati!