giovedì 26 aprile 2012

Grecia Anticapitalista!

Gruppo autonomo greco di Corinto,
nel Peloponneso, che supporta
il Network Anticapitalista (ACN/AKN):

venerdì 20 aprile 2012

Il numero dei disoccupati continua a crescere!

La notizia che segue conferma quanto diciamo da tempo: non si può proseguire su questa strada!
''Un esercito di disoccupati che continua a crescere. Eravamo accusati di disfattismo ai tempi del centrodestra, quando sostenevamo cio' che oggi evidenzia l'Istat, ma questa e' invece, e purtroppo, la realta' dell'Italia, che va cambiata urgentemente''. Cosi' il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, commenta i dati diffusi oggi dall'istituto statistico. Secondo il sindacalista ''il numero di disoccupati che via via si ingrossa, nonostante l'alto utilizzo della cassa integrazione, rappresenta solo un aspetto della mancata occupazione italiana. A questo si aggiunge una enorme area di inattivi che, anche solo prendendo a riferimento i cosiddetti scoraggiati, fa salire a oltre 3,5 milioni i disoccupati effettivi''. Per Fammoni ''si tratta fra l'altro di tanti giovani e di quella che ormai rappresenta una vera e propria emergenza nazionale: l'occupazione nel mezzogiorno in cui, per mancanza di lavoro ,gli inattivi sono 6 volte maggiori che nel nord. E' un dato che riguarda in particolare chi ha un basso titolo di studio, e questo rafforza l'urgenza di una legge nazionale per l'apprendimento permanente, ma anche il 20% dei laureati. Questa realta' - prosegue -, dopo tanta ipocrisia, conferma la necessita', l'urgenza di iniziative per lo sviluppo, per creare lavoro. A questi milioni di persone che finalmente emergono non si puo' dire, 'vedremo cosa si puo' fare dal 2013 in avanti', servono risposte adesso''.

martedì 17 aprile 2012

I crimini del capitalismo: continua l'ondata di suicidi

Quello dei suicidi al tempo della 'crisi' (la nuova realtà strutturale capitalista) di disoccupati e disperati per cause economiche è un tema entrato ormai di prepotenza nelle cronache quotidiane nel nostro Paese. Ormai da tempo.
Lo spettro della povertà è alla base di numerosi atti estremi. L'assenza di prospettive, il totale abbandono di numeri crescenti di cittadini non privilegiati da parte dello Stato(l'Italia è uno dei soli 3 paesi europei - con Grecia e Bulgaria - a non prevedere forse di sussidio continuative per chi perde il lavoro, sia per lavoratori che per negozianti e piccoli imprenditori), sempre pronto però ad aiutare banchieri e finanzieri,stanno producendo una forte impennata di gesti simili.
La gelata economica ha i suoi effetti negativi non solo sul lavoro subordinato e sui 'senza lavorò ma anche anche nella sfera del lavoro autonomo, inducendo al suicidio anche molti artigiani, commercianti o comunque imprenditori 'autonomì. Secondo diversi studi i rischi di suicidio nei momenti di difficoltà economica sarebbero più alti tra disoccupati e imprenditori, meno invece tra i dipendenti.
«È sempre stata onesta, non ha mai cercato compromessi, si è sempre messa in discussione, troppo, e ci ha dato sempre il massimo...o forse no, perchè, ne sono certa, se non l'avessimo uccisa, tutti, ci avrebbe dato di più». È quanto scrive in una lettera al direttore del Quotidiano della Calabria la madre di Lucia, una ragazza di 28 anni, laureata in ingegneria gestionale, che si è tolta la vita il 4 aprile scorso lanciandosi dal balcone della sua abitazione a Cosenza. «Non si può banalizzare - aggiunge - e liquidare il suo gesto come un suicidio dettato dalla depressione... Lei sì, lei sì che si è sempre impegnata fiduciosa nei nostri insegnamenti, sicura che il merito avrebbe pagato. Laureata in ingegneria gestionale, in condizioni molto difficili, con il massimo dei voti, 110/110, si è trovata a doversi accontentare di un lavoro che non era il suo, poco retribuito, si è trovata a doversi prendere cura della sua piccolina di appena due anni, affrontando tutte le difficoltà che già conosciamo noi donne...e noi donne del sud. Aveva un solo difetto: portare un cognome anonimo e credere nella meritocrazia». La madre della ragazza suicida afferma poi che «lei non poteva vivere in quest'Italia asservita, e non poteva neanche allontanarsene, voleva semplicemente vivere nella sua Calabria, dov'era amata dai suoi innumerevoli amici. È una colpa da pagare a così caro prezzo? Se è così, giovani, andate via, andate via e abbandonate questa Terra, noi non vi vogliamo...E voi, mamme, non consentite che questo mostruoso Leviatano divori i nostri figli. Lottiamo insieme a loro, nella legalità, per i loro diritti, e chiediamo a testa alta ciò che è loro dovuto».

giovedì 5 aprile 2012

Vittime della crisi? Vittime del Capitalismo!

La crisi continua a fare vittime. Questa volta si tratta di due suicidi che sono avvenuti ieri a Roma e a Milano. Mario Frasacco, imprenditore romano di 59 anni, ha deciso di togliersi la vita e ha lasciato un messaggio, una lettera di scuse per il gesto effettuato. L’uomo si è sparato con un colpo di fucile nella pancia. L’altro caso tragico è successo a Milano, dove Giuseppe Polignino, un autotrasportatore di 51 anni, ha deciso di uccidersi dopo essersi separato dalla moglie e dopo aver perso il lavoro. La madre ha spiegato: “Aveva perso il posto già da un bel po’. Cercava lavoro tutti i giorni“.
Suicidi che seguono ad altri casi negli ultimi tempi, tutti dettati dalla disperazione, quella di non arrivare a fine mese, dalla paura della povertà, in una società, quella capitalista, dove sempre più dominano la competizione spietata, lo sfruttamento, l'impoverimento di masse di persone specie sopra i 40 anni, trattati come inutile spazzatura da una società giovanilistica e discriminatrice!
A sentire i media asserviti la disoccupazione e la precarietà sono fenomeni solo dei giovani, mentre ci si dimentica di tutti i disoccupati di lungo periodo, degli over-40 licenziati ed emarginati, di tutti quelli che, bastonati da agenzie internali che discriminano violentemente per età ed aspetto fisico, nemmeno più lo cercano più lavoro, finendo poi ai margini giorno dopo giorno! Di chi è la colpa di tutto questo? Di chi è la colpa se le aziende chiudono e licenziano per aprire in Polonia o Cina o Serbia o Turchia?
Questo è il capitalismo reale!

lunedì 2 aprile 2012

M31 - Giornata d'azione contro il capitalismo!

Sabato 31 marzo, Giornata Europea contro il Capitalismo.
Attivisti e simpatizzanti del Network Anticapitalista (ACN/AKN) in diverse città italiane (Ivrea, Torino, Massa, Brescia) hanno effettuato alcune attività dimostrative per esprimere la propria opposizione a Capitalismo e globalizzazione, le due cause del declino economico e sociale dell’Italia e dell’Europa, da cui dipendono disoccupazione e povertà crescenti, delocalizzazioni, smantellamento del sistema industriale, fino ad arrivare alla distruzione dell'indipendenza di intere Nazioni!

Anche in Europa attivisti dell'ACN/AKN si sono attivati per l'evento:
In Grecia (http://mavroskrinos.blogspot.it/2012/04/31032012.html)