domenica 27 dicembre 2020

Resist: Do It Yourself!

 

Autonomie ist eine vielfältige und unähnliche politische, kulturelle und soziale Realität, die sich ständig weiterentwickelt. Sie ist eine Basisbewegung, die ausschließlich auf Militanten und nicht auf Hierarchien („ohne Chefs“) basiert und von Aktivisten gebildet wird, die der Netzwerkdynamik folgen. Gehen Sie über vorgefertigte Richtlinien und zentralisierte Taktiken hinaus. Eine geniale explosive Mischung aus idealem Radikalismus, DIY-Philosophie (Do It Yourself) und Selbstverwaltung. Die Einhaltung der DIY-Philosophie ist einer der Eckpfeiler der nationalen Autonomie und reagiert effektiv auf ein Bedürfnis und eine Vision der Freiheit von Aktivisten, die hin und wieder Wege beschreiten, bei denen Leidenschaft und Ideen mehr zählen als Verbindungen und Mittel. verfügbar. Ein Trend, der von vielen als „Bruch“ mit den traditionellen Kanonen der nationalistischen Politik empfunden wird. Was ist DIY? Nicht nur Unabhängigkeit und Autonomie. DIY ist eine Philosophie, die seit Jahren in unterirdischen Umgebungen präsent ist. Sie ist sowohl eine radikale Gegenkultur in ständiger Entwicklung als auch ein unkonventioneller Trend (aber wir könnten es als „Strategie“ bezeichnen) des operativen Aktivismus, der an die moderne Zeit angepasst ist und ausreicht, um eine solch schwierige Ära zu interpretieren. DIY ist unabhängige Kreativität, die versucht, mumifizierte Orthodoxien zu überwinden, es ist Selbstorganisation von Aktivitäten, es ist Selbstproduktion (von Propaganda, von taktischen Medien), es ist die Suche nach Experimenten und organisatorischer und symbolischer Neuformulierung, deren Hauptzweck darin besteht, sicherzustellen, dass jeder handeln kann , erstellen, erfinden, verbessern, modifizieren, recyceln, interagieren, am politischen Kampf teilhaben, ohne auf Befehle von wer weiß wer zu warten und ohne institutionelle Hilfe. Kurz gesagt, eine praktische Aktion, die eine Mentalität und eine Vision für diejenigen darstellt, die eine Entscheidung treffen möchten, die in der Lage ist, Pseudopolitik als erschöpftes, unproduktives und kompromittierendes Überleben zu überwinden und stattdessen in einer politischen Bewegung zu handeln, die sich weiterentwickelt und über ihre Zukunft entscheidet.

 

mercoledì 16 dicembre 2020

La globalizzazione presenta il conto!

   

La globalizzazione criminale presenta infine il conto (l'operazione-Covid ha sortito l'effetto voluto)! Mentre in Cina (grazie alle scelte dei capitalisti globali e dei signori del denaro) si arricchiscono, se la spassano e ci sputano in testa, qui si finisce per strada. E può toccare a tutti: poveracci, commercianti, lavoratori, nessuno è al sicuro (tranne ovviamente i lacchè di capitalisti e cinesi e i soliti noti col cognome giusto o facenti parte del giro giusto). Servono un nuovo e potenziato Stato Sociale, un nuovo potenziato modello di welfare che sia a 360 gradi, dazi doganali ferocissimi e il blocco delle frontiere. Il resto sono solo chiacchere! O si torna alla Nazione, al Sociale e al Popolo o altrimenti benvenuti nella nuova era del capitalismo assoluto, poi non lamentatevi se un bel giorno tocca poi anche a voi pagare il conto!

 

 

martedì 8 dicembre 2020

NWO, capitalismo oligarchico

Dal 2015 l’1 per cento più ricco dell’umanità possiede più del restante 99 per cento. Nel 2016 otto persone possedevano la stessa ricchezza (426 miliardi di dollari) di 3,6 miliardi di persone nel mondo. E la forbice continua a estremizzarsi. Dall'inizio della pandemia (che non è di sicuro una casualità...) le cose sono ulteriormente peggiorate, con un'impennata di concentrazione della ricchezza nella mani di sempre meno persone. Un'oscenità! L’attuale sistema economico neoliberista capitalista favorisce unicamente l’accumulo di risorse nelle mani di un’élite super privilegiata ai danni di tutti gli altri, che poco per volta scivolano sempre di più nell'indigenza, nella precarietà, nella povertà, stritolati dalle infami regole del NWO. I governi ormai pensano solo più agli interessi e ai profitti di ricchi, elites, oligarchie, corporation e compagnia. Ossia di chi realmente detiene il vero potere globale. Questo sistema non può essere riformato o migliorato, assolutamente. Le cose possono solo peggiorare. E' tempo di aprire gli occhi!


martedì 1 dicembre 2020

L'impossibilità di modificare lo status quo

Come possiamo pensare che il sistema possa cambiare se il 99,9% dei cittadini è devoto credente (e non solo succube), chi più chi meno, ai 'valori'-pilastri dello stesso sistema?

How can we think that the system can change if 99,9% of citizens are devoted believers (and not just succubus), more or less, to the 'values'-pillars of that same system?



venerdì 20 novembre 2020

Neoliberismo, capitalismo, globalizzazione & falce e martello

Comunismo e Consumismo, praticamente sinonimi! Come vediamo in Cina. Dove proprio ieri Xi Jinping ci ha ricordato che "la globalizzazione economica è diventata una tendenza irreversibile" e che "La Cina è il mercato più grande del mondo". Comunismo e capitalismo, le due facce della stessa medaglia!



domenica 15 novembre 2020

martedì 10 novembre 2020

Coronavirus: è guerra genomica?

La pandemia di coronavirus ha posto diverse domande, tra tutte una in particolare: siamo di fronte ad una sorta di arma etno-biologica, un patogeno geneticamente modificato, il prodotto della follia che pervade l'ingegneria genetica? Se i teorici della Revolution in Military Affaire (RMA) contemplano da anni la possibilità della "Guerra Genomica" ("una guerra condotta nel campo della genetica. Si tratta di individuare, nella mappa dei geni (DNA) di un popolo/etnia, i punti deboli da attaccare mediante virus e batteri, frutto di biotecnologie"), a metà degli anni '90 la dottoressa Vivienne Nathanson affermò che era possibile produrre armi biologiche che abbiano come bersaglio un gruppo umano geneticamente specificato e nel 2001 durante un'audizione di fronte all'House Committee on Government Reform (USA) sul tema "Preparing a Medical Response to Bioterrorism" la Dr.ssa Meryl Nass così si esprimeva riguardo alle prospettive di sviluppo di armi biologiche di nuovo tipo: si riferiva nello specifico a "microorganisms, which could be developed now or in the foreseeable future. These might, for example, apply advances in knowledge of the human genome, and genetic variability among different populations, to create organisms specifically tailored to certain groups or military needs. Examples might be a bacterium that secretes cytokines causing autoimmune diseases, but would only affect those of Scandinavian descent, or a gastrointestinal infection that produces sterility. In each case, autoimmune destruction of tissue would be irreversible". Cosa ci dobbiamo aspettare in futuro?

La mappa di incidenza del coronavirus:



venerdì 6 novembre 2020

venerdì 30 ottobre 2020

Non ci sono più scuse!

 

Le pandemie (naturali o frutto dell'ingegneria genetica o etno-genetica) sono il frutto avvelenato della globalizzazione capitalista (supportata al 100% dai marxisti culturali di tutto il mondo). Anche l'ONU ormai non può più nascondere che quanto sta accadendo sia solo l'antipasto di qualcosa di immensamente peggio che accadrà tra breve, con effetti catastrofici, specie nei paesi europei. Quindi direi che la misura è colma! Basta con i palliativi e le soluzioni di comodo, BISOGNA FERMARE LA GLOBALIZZAZIONE! Basta traffici, basta container, basta migrazioni, basta fare profitto sulla pelle delle persone! Da decenni pochi coraggiosi avvertono sulla pericolosità del progetto mondialista, finendo criminalizzati e venendo zittiti, anche con misure carcerarie (il che la dice lunga su quanto davvero tutti noi si viva in una 'democrazia') da un sistema criminale che mette il profitto di pochi al di sopra di tutto! FERMARE LA GLOBALIZZAZIONE CRIMINALE, non esiste altra soluzione a questo problema! Prima che sia troppo tardi...



giovedì 15 ottobre 2020

Omaggio a due riviste degli anni '80

 Questo articolo intende essere un omaggio a due riviste britanniche che diversi anni fa contribuirono a diffondere idee e concetti assolutamente ‘irregolari’ nell’ambiente nazionalista di quegli anni. Ebbi la fortuna di ricevere alcuni numeri delle due riviste tra il 1988 e il 1990 e rimasi decisamente impressionato dalle posizioni fuori dagli schemi e incredibilmente innovative espresse in quelle pagine. Probabilmente oggi le conseguenze deleterie di certi processi sono evidenti e accettate (non da tutti…), ma quattro decenni fa non era sempre così.

  

NATIONALISM TODAY viene pubblicato, a sostegno del National Front (NF), dal 1980 fino al periodo intorno al 1986/87. Per la maggior parte della sua esistenza, Nationalism Today (NT) è stata una pubblicazione innovativa e stimolante, che dava voce a posizioni insolite nell’ambiente politico nazionalista dei tempi. VANGUARD è stata essenzialmente la rivista che prese il posto di Nationalism Today, prodotta anch’essa a sostegno del NF, dal 1986 fino all'inizio degli anni '90. Sulle due riviste molti articoli pubblicati assumevano posizioni realmente innovative su argomenti che erano stati vergognosamente ignorati in certo ambiente nazionalista in passato (ma pure oggi le cose, nonostante tutto, non sono molto diverse, purtroppo…). 

NT sosteneva che le tradizionali politiche nazionaliste, sull'immigrazione, le poltiche sociali, l'anticomunismo, non erano sufficienti: i nazionalisti britannici dovevano sviluppare politiche molto più "radicali", specie sulle questioni socioeconomiche, sul cancro capitalista e anche su quelle ambientali. All'epoca, cioè fin dal 1980, NT sosteneva che il Nazionalismo era, e doveva essere, tanto anticapitalista quanto anticomunista: entrambe le ideologie mondialiste minacciavano l'identità e la libertà dei popoli di tutto il mondo! 

 

 

 

 

 

 


 

giovedì 1 ottobre 2020

Smash capitalism!

In un'epoca turpe come quella in cui viviamo, tra pandemie, crisi, disperazione e sfruttamento (tutti frutti della globalizzazione neoliberista), battersi contro il capitalismo e i suoi crimini è sempre più un dovere!

Supporta la resistenza nazionale anticapitalista!

(Nella foto: Autonomi Nazionalisti anticapitalisti tedeschi.
Grazie a Johann per la foto)