lunedì 18 ottobre 2010

martedì 5 ottobre 2010

(TRISTE) SEGNO DEI TEMPI

Un altro suicidio causato dal Capitalismo REALE!
Un uomo di 38 anni, laureato, si è gettato dal treno. Disperato, senza possibilità, senza futuro! Perso anche lui nel labirinto della precarietà, del ‘lavoro flessibile’, dello sfruttamento a tempo che diventa stigma perenne.
E' così che funziona la nostra società, in cui le oligarchie dominanti impongono competizione e sfruttamento, lamentandosi che da noi non sia come la Cina, pretendendo dai propri servi (tutti i non-privilegiati) flessibilità, spirito di adattamento, sottomissione, precarietà, quasi fossero portati della Modernità, dell’oggi.
Ma più noi ci adeguiamo a questi ritmi, a queste imposizioni, più i moderni schiavisti diventano invece sempre più rigidi, più esigenti, più arroganti. E il lavoro sparisce, portato in altri Paesi.
E mentre queste cose accadono, i manager intoccabili e i loro gregari si regalano buone uscite e bonus da milioni di euro, le tv si consumano a parlare di gossip e superficialità, di Belen, degli stupidi concorrenti degli ancora più stupidi reality, i ‘rappresentanti del Popolo italiano’ pensano solo alle loro beghe, mentre la cosidetta ‘sinistra’, ipocrita e meschina (fu proprio la sinistra, con Prodi, nel 1997 ad introdurre la piaga del lavoro interinale in Italia!), è ormai persa dietro ad esigenze e temi radical chic, da salottieri di lusso, come le coppie di fatto, i trans, le staminali, la pena di morte in paesi lontani migliaia di chilometri, eccettera eccettera!
Mentre nel Paese REALE le persone muoiono, per mancanza di lavoro e precarietà!



domenica 3 ottobre 2010

ABOLIRE LA PRECARIETA'!

Sabato 2 ottobre si è tenuto ad Ivrea il primo presidio organizzato dal network Stop Capitalismo (qui si può trovare un breve resoconto dell’iniziativa: http://stop-capitalismo.blogspot.com/) contro la flessibilità in ambito lavorativo e il lavoro a tempo determinato.
Condividendo obiettivi e presupposti dell’iniziativa e della battaglia contro il precariato, vero pilastro del turbocapitalismo globale, gli attivisti di Resistenza Nazionale hanno partecipato al volantinaggio.

Il lavoro interinale, introdotto in Italia dall’Ulivo di Prodi attraverso il Pacchetto Treu (legge 196/97) si è ormai diffuso senza reale controllo ed è diventato un dramma diffusissimo tra persone di tutte le età, un mondo a DIRITTI ZERO, una realtà fatta di quotidiano sfruttamento, incertezza, disperazione, sottomissione, abusi continui!
Un problema a cui bisogna mettere la parola FINE, abolendo il lavoro a tempo e chiudendo tutte le agenzie interinali.

Difendiamo i nostri Diritti! Opporsi all’ultraliberismo è possibile!