giovedì 26 agosto 2010

'E' l'Europa che deve adattarsi al mondo'

Tremonti, ministro dell'Economia, al Meeting CL di Rimini dice che non si può più pretendere che il mondo si adatti all'Europa: «in Italia e in Europa tutto è vietato tranne ciò che è permesso dallo Stato. Certi diritti sono un lusso», ha detto Tremonti, «l’Europa si deve adattare al resto del mondo!» In nome dei traffici e del profitto di pochi, bisognerà diventare così....

martedì 24 agosto 2010

Campo Anticapitalista

Si è svolto tra le verdi colline del Canavese il 1° Campo Anticapitalista Autonomo, concepito ed organizzato come luogo e momento di incontro trasversale tra gruppi, amici e solidali di comunità politiche affini, ma pure di confronto con persone che sono ‘nei pressi’ dell’area autonoma. Il campo è stato infatti aperto a tutte le persone libere e a chiunque fosse desideroso di superare le vecchie logiche di recinto e i meschini calcoli politici.
La partecipazione è stata consistente. Hanno aderito diverse realtà locali: autonomi, antispe, animalisti, liberi nazionalisti, da Ivrea e Canavese, da Torino, da Milano, da Novara, da Verona, da Bergamo, da Verbania e Domodossola e addiritttura dalla Svizzera (e ne approfittiamo per esprimere la nostra solidarietà agli amici di Perugia, costretti ad un rientro improvviso appena arrivati in zona)!
Dopo aver montato le tende, sistemato bandiere e striscioni, posizionato tavoli e sedie, installato l’impiantistica e attivato la cucina con prodotti vegetariani 100% italiani e in linea con la filosofia del KM0 (molteplici i prodotti locali presenti), per due giorni si è creata una vera e propria Zona Autonoma Anticapitalista, un piccolo territorio liberato dalla mefitica e oppressiva presenza del capitalismo-sistema, libero dalla schiavitù della competizione, del profitto, del consumismo e del Mercato! Com’è nella tradizione autonoma (siamo una Comunità, non un’azienda!), severamente banditi dal Campo ogni forma di subordinazione e di gerarchia.

Nel corso di queste due giornate, immersi in una Natura che ritempra lo Spirito ed infonde rispetto per l’ambiente secolare che ci circonda, in un clima di solidarietà e di vera condivisione, tra musica e momenti di socialità, non sono mancati discorsi e dibattiti sui più svariati temi.
In linea con le posizioni tenute dall’Autonomia Nazionale, caratterizzata come iniziativa politica e di resistenza basata sulla partecipazione e sulla collaborazione tra spiriti liberi e non monopolizzata da nessuna posizione precostituita e dogmi, sui prati del Campo ci si è confrontati e si è parlato e dibattuto liberamente di animalismo, di anticapitalismo, di decrescita, di controinformazione e di media alternativi, di ambientalismo ed econazionalismo, di giustizia sociale e di Libertà, ma pure di argomenti più leggeri, come musica, stili di vita e sport.
Non è mancata l'attenzione alla situazione economica nazionale, in particolare alla crescente mancanza di lavoro e prospettive per numeri sempre più ampi di cittadini italiani.
Insomma, una due giorni di pura Autonomia! Sicuramente da ripetere!



Su altri siti o blog autonomi/antispe/anticapitalisti è possibile vedere altri report e altre foto dell'evento

martedì 10 agosto 2010

NO OGM!

Gli OGM rappresentano un indubbio pericolo per la nostra agricoltura (per non parlare della salute delle persone) e rappresentano un passo avanti verso il dominio delle multinazionali su tutti gli aspetti della nostra vita, alimentazione compresa.
Plaudiamo quindi al raid contro il campo di mais "geneticamente modificato" a Vivaro, in provincia di Pordenone, già nel mirino di Greenpeace nei giorni scorsi. Come ha sostenuto Zaia in un’intervista: “Ci sono i tempi della giustizia, certo, ma i cicli biologici, i pollini, non hanno gli stessi tempi. O si elimina il problema o sicuramente qualche contadino confinante con le colture gm raccoglierà del mais ibridato dal seme transgenico. Io dico questo: il 75% dei cittadini in Italia non vuole gli Ogm. Gli unici che ci guadagnano sono le multinazionali, non è vero che i contadini guadagnano di più. Noi siamo il paese dai 4700 prodotti tipici, questo vuoi dire che dobbiamo difendere questa nostra caratteristica. L'Italia deve essere Ogm free!”
Nessuna ambiguità: NO AGLI OGM!