mercoledì 16 dicembre 2009

LIBERTA' DI ESPRESSIONE=ISTIGAZIONE A DELINQUERE?

Dopo l’aggressione al Presidente del Consiglio a Milano, il Governo si appresta a mettere in campo una serie di misure per 'colpire i messaggi violenti' sul web, per limitare la nascita di gruppi e siti sulla rete che possano istigare alla violenza e ad approvare un provvedimento che regoli in maniera restrittiva le manifestazioni di piazza. La misura più importante sarà l’attribuzione all’autorità giudiziaria del compito di adottare provvedimenti cautelari verso quei siti web, gruppi o blog in cui si ravvisi l’istigazione a delinquere o l’apologia di reato.
Questa linea apre a nostro avviso una deriva molto pericolosa, che può riguardarci tutti!
Cosa significa infatti che non sarà permesso promuovere o pubblicare 'contenuti violenti e minacciosi?
Chi decide quale contenuto o frase o slogan o foto o volantino o striscione o vestito o chissà cos’altro può essere una ‘minaccia’ o una ‘potenziale istigazione a delinquere’ o ‘apologia di reato’?
Sarà il governo in carica a decidere sulla natura lecita o illecita dei contenuti dei siti o dei blog politici? Saranno i giudici e i magistrati? Saranno le Forze dell’ordine? Oppure potranno ‘consigliare’ in tal senso anche gli organismi internazionali (WTO, FMI, ecc), le lobbies, le massonerie, le grosse corporations (magari dotate di ben pagati studi di zelanti avvocati che colpiranno tutto quanto può esserci di ‘pericoloso’, specie per l’immagine e per il ‘business’), le ambasciate di paesi stranieri (magari alla Cina potrebbe dare fastidio un blogger che denuncia alcune illegalità e spinge con decisione ad un boicottaggio di prodotti cinesi!), potenti minoranze che vogliono imporre la loro visione?
Teoricamente, TUTTO quanto si dice o scrive può spingere/istigare a compiere un atto illegale o ritenuto ‘potenzialmente violento’: la religione, il tifo per una squadra di calcio, l’essere vegetariani, frequentare certi locali, supportare o meno la TAV, amare la propria Nazione, portare la sciarpa troppo alta sul volto, una t-shirt, un adesivo di denuncia, una petizione per difendere propri Diritti (quei pochi che rimangono…), l’amore per la Libertà e la Giustizia, la repulsione per lo sfruttamento e l’avidità, chiusura di fabbriche, perdita di posti di lavoro, l’adesione a certi Ideali, una certa visione del Mondo e della vita e moltissimo altro ancora!
Insomma, in maniera molto ‘politically correct’ potrà diventare pericoloso esprimere un parere o pensarla in una certa maniera su un qualsiasi fatto! Basterà trovare qualcuno che si ritenga ‘offeso’ o che giudichi tali parole come ‘violente’!
Come si farà a dire ‘questo è potenzialmente violento’, ‘questo no’? In base a quale metro si deciderà?

Senza dubbio, in tal modo e con interpretazioni estensive si provvederà a censurare e punire ogni dissenso politico.
In fin dei conti, potrà bastare dire di ‘non essere d’accordo’ con chi comanda per poter essere accusati di esortare a commettere atti violenti!
Infatti, è nostro pensiero che si fornirà un ulteriore strumento in mano ai mondialisti e al Sistema per poter colpire chi si oppone, chi non è d’accordo, chi resiste, chi non è allineato, chi è ‘altro’, chi vuole un Mondo diverso, chi non accetta le ingiustizie ‘legali’ del sistema mondialista/capitalista.
Alla faccia della Democrazia e della Libertà e proprio mentre si critica continuamente ciò che accade in Iran o a Cuba, etichettati come ‘regimi’!!!!

Inoltre, queste sono tattiche da sinistra comunista, che da anni procede con la criminalizzazione preventiva dell’avversario politico, il ‘nemico’, sempre dipinto come ‘violento’, ‘antidemocratico’, ‘illiberale’, ‘criminale’, in modo da poterlo delegittimare e annientare.
Il metodo è sempre lo stesso: ‘colpirne UNO per educarne cento’!
Metodo che il PdL, la Lega Nord e moltissimi altri, avendoli subiti, ben dovrebbero conoscere e, di conseguenza, avversare….
Essendo la rete troppo vasta per metterci su le mani totalmente (anche se siamo perfettamente convinti che l’obiettivo finale sia il controllo su ogni forma di comunicazione), creando una legge incredibilmente generica si creerà una grande ambiguità che legittimerà qualunque oppressione e permetterà di colpire random, a seconda delle esigenze del momento.
E, in genere, le esigenze più ascoltate sono quelle dei privilegiati, delle oligarchie, delle elites, dei potenti, che, guarda caso, giorno dopo giorno, hanno sempre più strumenti per limitare, bloccare, criminalizzare, annichilire, incarcerare ed eliminare ogni forma di alterità al Mondialismo.

E pensate a quando al potere salirà un governo di sinistra…
Essere nazionalisti e dirlo o scriverlo, potrà, grazie a tale legge, essere considerato un esortazione a delinquere? Essere antimondialisti e dirlo? Essere contrari all’Unione Europea diventerà reato? Aderire a certe Tradizioni comporterà il carcere?
Scenari inquietanti!
Nessuno potrà più lamentarsi di nulla o dovrà farlo in maniera sommessa, sfumata, autocensurandosi, poiché squadre di giudici, spie, avvocati e inquisitori avranno, grazie a tali leggi, sempre la possibilità di poter accusare chiunque di ‘possibile istigazione alla violenza’!
Gli scenari descritti da Orwell in ‘1984’, nella ‘Fattoria degli animali’ e in 'Fahrenheit 451' da Bradbury ci sembrano giorno dopo giorno sempre più vicini….
Come risultato (e indovinate a chi potrebbe giovare una tale conseguenza…non di certo agli oppressi o ai sudditi globali!) si otterrà la neutralizzazione di certa fetta della popolazione, a vantaggio di ristrettissime oligarchie straricche e potenti.

Pensate che quello che diciamo sia ‘eccessivo’? Non sottovalutate i disegni del Nuovo Ordine Mondiale...

NO alla criminalizzazione e limitazione
della Libertà di pensiero e di espressione!

lunedì 14 dicembre 2009

Superare le oligarchie, organizzarsi dal basso!
Le notizie che giungono dalla conferenza Onu sul cambiamento climatico in corso nella capitale danese, seppur opportunamente tenute in secondo piano dai media, ci confermano per l’ennesima volta la follia di un sistema per cui il profitto vale più di milioni di vite.
Il motivo di tutto ciò, incomprensibile per qualunque persona che sia anche solo minimamente consapevole della catastrofe che si sta preparando per il Pianeta (e quindi per tutti noi, ricchi compresi), è che l’enorme problema ambientale non è risolvibile in nessuna maniera all’interno delle logiche, purtroppo imperanti, del Capitalismo Reale mondialista.
In poche parole, la Terra, su cui tutti noi viviamo, anche se molti non sembrano neppure accorgersene, non può sostenere un sistema di ‘sviluppo’ (ma il nome andrebbe cambiato, viste le prospettive…) economico e sociale come quello oggi in voga, basato su consumo e sfruttamento senza limiti.
Le false promesse e la retorica buonista di gente come Obama non bastano a salvare una Terra ormai esausta, violentata dal Capitalismo selvaggio.
In questo quadro tutt’altro che rassicurante, emergono invece le osservazioni di Elinor Ostrom, vincitrice del premio Nobel per l'Economia, secondo cui le persone non dovrebbero aspettare gli accordi dei leader internazionali ma dovrebbero agire e intraprendere azioni individuali!
"Sono molto preoccupata perché è opinione diffusa che le trattative internazionali siano l'unico modo per affrontare la questione mentre noi rimaniamo passivi nell'attesa", ha detto la Ostrom durante una conferenza stampa a Stoccolma. "Ci sono tante cose che tutti noi possiamo fare nel nostro piccolo invece che aspettare inerti decisioni dall'alto. Perché se aspettiamo troppo, potrebbe essere disastroso".
Argomenti con cui concordiamo al 100%: una ragione in più per organizzarsi dal basso contro il Sistema capitalista, per attivarsi senza aspettare gli ordini di qualcuno su problemi che riguardano tutti, cercando di scuotere dal torpore quanti non percepiscono la gravità della situazione!