mercoledì 23 febbraio 2011

Latouche: Sopravvivere, Resistere, Dissentire!

Dobbiamo accettare dei compromessi nell'azione concreta e quotidiana, ma senza accettare le compromissioni nel pensiero. Già questa è una forma di resistenza. La resistenza mentale all'impresa del "lavaggio del cervello" da parte dei media e il dominio devastatore del "pensiero unico". Dunque dobbiamo resistere... se pensiamo che siamo imbarcati in una megamacchina che fila a gran velocità senza pilota e quindi condannata a fracassarsi contro un muro. Resistere significa allora, tentare di frenare, tentare di cambiare la direzione se è ancora possibile. "Come", in verità nessuno lo sa. Dobbiamo anche pensare di poter lasciare il bolide e saltare al momento opportuno: è questa la dissidenza. Nei tre casi, il territorio e il senso del limite sono molto importanti perché il patrimonio locale è la base della sopravvivenza, della resistenza e della dissidenza, così come è la sorgente del senso del limite. Se a breve termine la strategia della sopravvivenza è la più importante, a termine medio, lo sarà la strategia della resistenza e, a lungo termine, quella della dissidenza. (Serge Latouche)

lunedì 21 febbraio 2011

Opporsi al Sistema delle ingiustizie!

“Ed anche se la rivoluzione non è per domani mattina, il consenso nei confronti di un Sistema di Potere che sparge impoverimento e infelicità inizia a ridursi, ma ciò accade proprio da partedi quei gruppi subordinati che hanno supportato quello che è ormai da considerarsi l’ancien règime nella precedente fase capitalistica, durante il lungo confronto con l’Unione Sovietica, ottenendo in cambio un relativo benessere e una certa ‘promozione sociale’, mentre ora si stanno lentamente svegliando e forse prenderanno coscienza di essere stati condannati ad una vera e propria ‘macelleria sociale’, pianificata da chi ci ha imposto la globalizzazione”.
(cit. da Preve-Orso, “Nuovi signori e nuovi sudditi”)

lunedì 14 febbraio 2011

Art & Revolution

Art & Revolution (Die Kunst und die Revolution): revolution through to the explosive nexus of street art and radical activism! A new political conception that transcends the outmoded formulations of resistance, with support of tactical diversity!
Bring people together, raise consciousness, bring attention to the critical issues of our times, refuse to participate in the tired prescriptions of marketplace and global Capitalism, widespread street resistance, denounce oppression, resist repression, build grassroots political movements, build stronger communities of resistance! Promote and defend this new revolutionary world! No Surrender!
Autonomous Street Art Movement

giovedì 10 febbraio 2011