mercoledì 8 febbraio 2017

Reddito minimo anche in Grecia. In Europa solo l’Italia senza protezione!

In Europa è rimasta soltanto l’Italia senza reddito minimo garantito per le fasce non privilegiate schiacciate dalla crisi economica e dalla globalizzazione capitalista. Persino la Grecia, che versa in condizioni economiche più drammatiche delle nostre, ha approvato questa fondamentale misura di protezione sociale. Proprio qualche giorno fa anche la Finlandia (con un governo di centrodestra del premier-imprenditore Juha Sipila e del vicepremier Timo Soini, leader del nuovo partito di destra euroscettico ‘I veri finlandesi’) ha introdotto il reddito minimo garantito per i cittadini senza lavoro!


Di fronte all’estendersi di misure UNIVERSALI di protezione sociale, in Italia (seconda potenza manufatturiera in Europa, giova ricordarlo) invece si continuano a perseguire politiche di contrasto alla povertà circoscritte assolutamente inadeguate (come è inadeguata la nostra classe dirigente, sia pubblica che privata), basate sull’intermediazione (specialmente di cooperative, che in tal modo si arricchiscono sulla disperazione) e su quella vergogna che va sotto il nome di ISEE che, basandosi su criteri assurdi e fuori dal tempo, privilegia unicamente ristrette cerchie di popolazione, specie gli immigrati. Vien da chiedersi se tutto ciò non sia alla fine VOLUTO, dai nostri politicanti tutti, per creare sacche di povertà ed emarginazione sempre più ampie, in stile cinese, affinchè qualcuno (gli imprenditori e gli sfruttatori) possa trarre profitto da tutto ciò. 
Misure che, come vediamo dallo schema sotto, a differenza degli altri paesi europei NON MIGLIORANO LA SITUAZIONE, che si deteriora sempre di più, con crescita esponenziale di suicidi e disperazione.


In Italia invece le uniche ‘riforme’ che si fanno sono sempre al ribasso: più precarietà, più sfruttamento, meno diritti, meno tutele. E intanto, nonostante tutti questi assist della politica alle combriccole di vampiri e sfruttatori, l’economia REALE va sempre peggio perché se i soldi non girano, i consumi crollano, l’economia ristagna e il paese va allo sfascio!




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