giovedì 22 febbraio 2018

Basta con le delocalizzazioni! Il caso Embraco.


Embraco (che sul suo sito web si autodefinisce “antesignana della globalizzazione”, il che la dice lunga) è il tipico esempio di come agiscono le multinazionali straniere in Italia: arrivano, comprano (spesso a prezzi stracciati) aziende italiane o pezzi di esse, arraffano fiumi di fondi pubblici e agevolazioni fiscali (che in Italia, paese in cui tutti gli imprenditori stanno sempre a piangere miseria e lamentarsi delle tasse, sono garantiti a chiunque senza dovere nulla in cambio) e poi, dopo aver per bene depredato tutto il possibile, se ne vanno all’estero, delocalizzando la produzione, ovviamente dopo aver fatto formare i lavoratori stranieri dai più esperti italiani e portandosi via i macchinari! Con tanti saluti ai quasi 500 lavoratori italiani che negli anni scorsi avevano già fatto molti sacrifici per evitare chiusure. Secondo quanto detto da Regione Piemonte, Embraco avrebbe incassato la bellezza di 15 milioni di euro. Secondo noi questi soldi devono essere restituiti in blocco e devono essere confiscati tutti i macchinari e tutte le strutture, a cui si deve aggiungere l’imposizione di un dazio ad hoc per i prodotti Embraco-Whirlpool in rientro in Italia. Anche se l’UE è contraria! Basta con l’arroganza dei capitalisti mondialisti, difendiamo l’Italia e il lavoro italiano!


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