mercoledì 19 maggio 2010

'Bisognava pensarci una decina di anni fa’!

Il 14 maggio è comparsa su Il Giornale un’interessante intervista ad Arduino Paniccia, Docente di Studi Strategici ed Economia Internazionale presso l’Università di Trieste, dal titolo «La crisi proviene dall’Est. Bisogna tutelare le Pmi e investire nella crescita» (http://www.ilgiornale.it/economia/la_crisi_proviene_dallest_bisogna_tutelare_pmi_e_investire_crescita/14-05-2010/articolo-id=445280-page=0-comments=1).
Ormai è talmente evidente il disastro portato da certe scelte scellerate che il prof. Paniccia tranquillamente afferma che ‘bisognava pensarci una decina di anni fa’!
Come non ricordare l’adesione entusiastica di molti alla globalizzazione (ricordo benissimo i proclami pro-mondialismo specie dei luminari internazionalisti del centro-sinistra abbagliati dalle politiche globaliste di Clinton, Prodi in testa) e la martellante campagna propagandistica condotta per tutti gli anni ‘90 anche grazie all’ausilio delle (errate) previsioni di insigni economisti o esperti, che prevedevano un sicuro futuro di ricchezza e abbondanza per tutti!
Solo adesso si comincia a vedere il risultato terribile di una gestione sconsiderata e la verità dietro le menzogne opportunistiche e le menate ideologiche cosmopolite!
Però, a parte i milioni di licenziati, nessuno ha pagato o sta pagando per i molti errori commessi (volutamente? Per garantire gli interessi di oligarchie economico-finanziarie?) dai politicanti europei e dai loro lacchè propagandisti della globalizazione economica e sociale!
Nella sua conclusione Paniccia afferma che «C’è bisogno di una classe politica che abbia una visione di lungo periodo, altrimenti si rischia di prendere decisioni sbagliate e di sottovalutare la concorrenza, come è stato fatto con i Paesi asiatici una decina di anni fa»! Il problema è che ora, anche di fronte al disastro totale di tutte queste scellerate scelte sbagliate, non si proceda ad invertire la rotta in maniera radicale (cominciando magari, nell’interesse della Nazione e dei cittadini che ci vivono, ad alzare barriere doganali o impedendo ulteriori delocalizzazioni o bloccando le privatizzazioni), ma stupidamente si prosegua ad andare avanti seguendo la direzione infausta indicata dalla finanza internazionale e da tutte quelle strutture globali (Fondo monetario internazionale, WTO, Banca mondiale) che sono colpevoli di milioni di licenziamenti e della deindustrializzazione di intere aree europee!

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