sabato 29 maggio 2010

Manifestazione Anticapitalista

Sabato 29 maggio gli Autonomi Nazionalisti di Bardonecchia avevano deciso di organizzare un presidio anticapitalista contro l’aggravarsi della crisi nel territorio della Val di Susa e l’assenza crescente di prospettive.
Un evento nato per iniziativa locale ma divenuto subito più ampio: l’iniziativa ha infatti ricevuto l’adesione e il supporto di rappresentanze di altri gruppi di autonomi nazionali come pure di altri gruppi nazionalisti come Fronte Ribelle Torino e di singoli simpatizzanti.
I nuovi assetti del capitalismo globale hanno infatti prodotto una crisi del sistema produttivo europeo che comincia a farsi sentire in maniera pesante in tutta Italia! Delocalizzazioni, chiusure, licenziamenti sono ormai all’ordine del giorno nell’intera Val di Susa, come pure in tutto il Piemonte, in Italia e in molte nazioni europee. Le aziende smantellate difficilmente riapriranno! C’è un intero continente che si sta deindustrializzando e subisce quasi in silenzio gli effetti devastanti di decenni di mondialismo e globalizzazione economica.


Preceduti dallo striscione che inneggiava alla Resistenza Nazionale, il corteo è sfilato per le vie centrali di Bardonecchia urlando slogan anticapitalisti e distribuendo i volantini del neonato blog/network STOP CAPITALISMO (un mix di progetti, eventi, propaganda che cercherà di fare comunicazione sociale, politica e culturale anticapitalista, per una campagna permanente contro il capitalismo e la globalizzazione - http://stop-capitalismo.blogspot.com) ai passanti che incuriositi assistevano all’evento, spiegando i motivi della manifestazione e invitando a prendere coscienza del fatto che ci si trova in una situazione del tutto nuova e diversa rispetto a ciò che si è visto in passato, una situazione di crisi STRUTTURALE, ossia PERMANENTE, i cui effetti negativi si faranno sentire per decenni sui nostri territori!

Il corteo è terminato di fronte al municipio, dove si è tenuto un breve presidio informativo e dove gli attivisti di Bardonecchia hanno avuto modo di leggere un comunicato sulla mobilitazione.
Nell’ottica autonoma e nazionale, quella anticapitalista diventa quindi un’importante battaglia per la Libertà, una denuncia contro lo sfruttamento, l’avidità, la violenza, l’imperialismo delle grosse corporations, il mondialismo anti-democratico e oligarchico, la supremazia del profitto sul benessere degli uomini e la difesa dell’ambiente, il consumismo criminale e senza senso, contro l’alienazione provocata da un sistema che si basa interamente sull’avidità e sull’egoismo.
IL CAPITALISMO STA SEPPELLENDO L'EUROPA
E UNA FETTA CRESCENTE DI SUOI CITTADINI!
UNA RESISTENZA NAZIONALE E ANTI-CAPITALISTA
È LA VIA DA SEGUIRE!

giovedì 27 maggio 2010

SUPPORTIAMO PETE BETHUNE!

E' iniziato in un tribunale di Tokyo il processo all'attivista ambientalista neozelandese Peter Bethune, ecologista pirata in difesa delle balene, accusato di aver ostacolato la caccia delle baleniere giapponesi nell'Antartico.
Bethune, attivista della Sea Shepherd, l'associazione ambientalista militante impegnata contro la caccia alle balene, è l'ex comandante della nave Ady Gil, speronata e affondata dalla nave baleniera giapponese Shonan Maru 2 il 6 gennaio mentre cercava di contrastare l’uccisione di balene.
La polizia di Tokyo ha inserito tre attivisti della Sea Shepherd nella lista dei ricercati internazionali con l'accusa di aver sabotato una nave baleniera giapponese nel 2007; questo è però il primo arresto di un leader del gruppo ambientalista con l'accusa di essersi introdotto illegalmente su una nave battente bandiera del Sol Levante.
Il caso ha riaperto le polemiche contro il Giappone, che continua a praticare la caccia indiscriminata alle balene (che finiscono poi nei fast-food nipponici) adducendo motivi di ricerca scientifica. Il Sea Shepherd group ha attaccato diverse navi nell'Antartico nella stagione 2009-2010, una campagna che ha portato ad una sensibile riduzione degli animali catturati.

Difendere l’ambiente e gli animali non è un reato!
Pete Bethune è un eroe, liberatelo!


Ulteriori informazioni su come supportare attivamente Pete Bethune:

http://www.seashepherd.org/matilda/support-captain-bethune.html

http://www.facebook.com/topic.php?uid=96490180536&topic=15891

lunedì 24 maggio 2010

Contro la campagna di criminalizzazione delle occupazioni

Negli ultimi anni il governo olandese ha avviato una politica di criminalizzazione delle occupazioni, cercando di passare una legge per rendere reato penale l'occupazione abitativa, rendendo illegale l’occupazione di edifici abbandonati.
Tutto ciò nonostante il numero crescente di palazzi, sopratutto di uffici, abbandonati a causa della crisi e della recessione mentre paradossalmente vengono di continuo aperti nuovi cantieri per la costruzione di nuovi edifici da adibire ad uffici!
Impossibile non vedere dietro simili dinamiche l’ombra della speculazione, che oramai, in ogni campo, la fa da padrone in tutte le nazioni europee (alla faccia della crisi immobiliare e della penuria di abitazioni, si mantengono migliaia di edifici in stato di abbandono per anni solo per favorire la crescita di prezzo degli altri immobili e degli affitti).
Da tempo gli autonomi nazionali olandesi sono impegnati su questo fronte, effettuando manifestazioni e attività di propaganda contro la politica di criminalizzazione e divieto di occupazioni abitative.

WONEN IS EEN RECHT!
LEEGSTAND IS ALTIJD EEN MISDAAD!
SPECULANTEN EN HUISJESMELKERS AANVALLEN!
BETAALBARE WOONRUIMTE VOOR IEDEREEN!
KRAKEN GAAT DOOR!
- Kraakgroep Wonen is een Recht -

mercoledì 19 maggio 2010

'Bisognava pensarci una decina di anni fa’!

Il 14 maggio è comparsa su Il Giornale un’interessante intervista ad Arduino Paniccia, Docente di Studi Strategici ed Economia Internazionale presso l’Università di Trieste, dal titolo «La crisi proviene dall’Est. Bisogna tutelare le Pmi e investire nella crescita» (http://www.ilgiornale.it/economia/la_crisi_proviene_dallest_bisogna_tutelare_pmi_e_investire_crescita/14-05-2010/articolo-id=445280-page=0-comments=1).
Ormai è talmente evidente il disastro portato da certe scelte scellerate che il prof. Paniccia tranquillamente afferma che ‘bisognava pensarci una decina di anni fa’!
Come non ricordare l’adesione entusiastica di molti alla globalizzazione (ricordo benissimo i proclami pro-mondialismo specie dei luminari internazionalisti del centro-sinistra abbagliati dalle politiche globaliste di Clinton, Prodi in testa) e la martellante campagna propagandistica condotta per tutti gli anni ‘90 anche grazie all’ausilio delle (errate) previsioni di insigni economisti o esperti, che prevedevano un sicuro futuro di ricchezza e abbondanza per tutti!
Solo adesso si comincia a vedere il risultato terribile di una gestione sconsiderata e la verità dietro le menzogne opportunistiche e le menate ideologiche cosmopolite!
Però, a parte i milioni di licenziati, nessuno ha pagato o sta pagando per i molti errori commessi (volutamente? Per garantire gli interessi di oligarchie economico-finanziarie?) dai politicanti europei e dai loro lacchè propagandisti della globalizazione economica e sociale!
Nella sua conclusione Paniccia afferma che «C’è bisogno di una classe politica che abbia una visione di lungo periodo, altrimenti si rischia di prendere decisioni sbagliate e di sottovalutare la concorrenza, come è stato fatto con i Paesi asiatici una decina di anni fa»! Il problema è che ora, anche di fronte al disastro totale di tutte queste scellerate scelte sbagliate, non si proceda ad invertire la rotta in maniera radicale (cominciando magari, nell’interesse della Nazione e dei cittadini che ci vivono, ad alzare barriere doganali o impedendo ulteriori delocalizzazioni o bloccando le privatizzazioni), ma stupidamente si prosegua ad andare avanti seguendo la direzione infausta indicata dalla finanza internazionale e da tutte quelle strutture globali (Fondo monetario internazionale, WTO, Banca mondiale) che sono colpevoli di milioni di licenziamenti e della deindustrializzazione di intere aree europee!

mercoledì 12 maggio 2010

Nationalistes Autonomes: Resistance contre le Mondialisme!

Parigi 9 maggio 2010 - Più di mille persone hanno risposto all’appello lanciato dal Comité pour la Résistance Nationale per la manifestazione a Parigi il 9 maggio.
Tra i diversi movimenti presenti, anche 80 militanti e attivisti Autonomi Nazionalisti francesi che hanno sfilato in puro stile black block, il primo in Francia, scandendo slogan come ‘libre, social et national’!

Per ulteriori info:
http://www.na-action.moonfruit.fr/
http://www.autonomeslorrains.com/

martedì 11 maggio 2010

Radio Revolution

Da pochi giorni è attiva su Internet e ha iniziato a diffondere i propri programmi Radio Revolution, emittente radio autonoma e radicale.
La web-radio (come i blog) rappresenta una forma d’azione comunicativa indipendente dal circuito mediatico dominante e permette l’espressione all’arcipelago di realtà che non si riconoscono nell’uniformità consumistica della vita di tutti i giorni.
Per quanto rigurda il palinsesto, lo staff di attivisti di Radio Revolution, riconoscendosi all’interno di una dimensione ideale comune e in linea con la propria visione politica e culturale, cercherà non solo di tramettere buona musica, ma anche di fare controinformazione, di dar voce, in difesa della Libertà di Pensiero di Espressione, a tutte le persone e gruppi che si riconoscono nell’anticapitalismo nazionale e nell’antimondialismo, cercando di coprire in tempo reale le attività e le manifestazioni di opposizione all’omologazione, di dar voce a pensieri dissidenti, a prospettive e punti di vista generalmente ignorati o distorti dai media ‘ufficiali’.

www.radio-revolution.tk

lunedì 10 maggio 2010

Etichette & criminalizzazione

Non è difficile, ai giorni nostri, essere giudicati, catalogati e marchiati solo perché si osa esprimere idee non conformi o non allineate alle posizioni politiche di chi pensa di possedere la Verità Assoluta o quantomeno di avere il copyright (in puro stile capitalista) su certe lotte e battaglie, ‘aree proibite’ che non possono essere sfiorate da Idee e movimenti differenti.
Continui sono i tentativi, da parte dei maestri dell’informazione ideologica, di imporre la propria visione della realtà, etichettando a proprio comodo l’avversario politico (che magari esprime posizioni molto più coerenti), cercando di inquadrare le posizioni politiche non gradite (ma magari più sincere e autentiche di quelle dei professionisti di certe lotte) all’interno di schemi di comodo e teoremi vetusti ma tranquillizzanti, stereotipi incantati come dischi rotti, criminalizzando le posizioni politiche avverse attraverso la sistematica distorsione di Idee e pensieri al solo scopo di infangare le battaglie portate avanti, cercando di impedire, da ultimo, la libertà di Espressione (che è un Diritto fondamentale di ogni Cittadino).
Una tecnica da sempre perseguita da ambienti dispensatori di verità che si arrogano il diritto di decidere, per tutti, cosa sia giusto e cosa sbagliato, una sorta di censura intimidatoria per cercare di diffamare chi realmente dissente, di intimidire e isolare chi agisce e pensa autonomamente, di criminalizzare in tutti i modi l’avversario politico (in tal modo cercando anche di nascondere le proprie incoerenze e l’opportunismo spiccio di posizioni politiche che sempre meno sono sentite dai cittadini).
Ribadiamo quindi, senza farci intimidire, le nostre posizioni: contro il mondialismo e il turbocapitalismo! Per la Libertà, l’auto-determinazione e la sovranità politica, economica, culturale e militare della Nazione e dell’Europa!

29 maggio


martedì 4 maggio 2010

Support Aut.N. Cyprus!

Riceviamo e pubblichiamo:
Autonomous Nationalist movement of Cyprus
Cyprus is Greece!