martedì 24 maggio 2011

Fincantieri, 3 feriti in scontri tra operai e polizia a Genova

GENOVA (Reuters) - Tre persone sono rimaste ferite oggi negli scontri tra le forze dell'ordine e i lavoratori di Fincantieri, dopo che il gruppo navale ha annunciato un piano industriale che prevede oltre 2.000 esuberi e la chiusura di tre stabilimenti!
Un gruppo di operai sta manifestando davanti alla prefettura di Genova e nei tafferugli con la polizia sono rimaste ferite tre persone, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti, che hanno anche parlato di infiltrati dei centri sociali nella manifestazione.
Un gruppo di dipendenti dello stabilimento di Riva Trigoso sta bloccando invece il traffico sull'A12 al casello di Sestri Levante.
I sindacalisti, al termine di un incontro con il prefetto Francesco Musolino, hanno chiesto un incontro con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, mentre in una nota, il ministero dello Sviluppo economico ha annunciato che i vertici di Fincantieri e i sindacati saranno convocati il prossimo 3 giugno per fare il punto "sul piano di riorganizzazione industriale reso noto dalla società". .
"Ci hanno fatto parlare (con il ministro Paolo) Romani, che ci ha detto che non si chiude niente. Ma noi vogliamo incontrare Berlusconi", ha detto Bruno Manganaro della Fiom.
Il piano industriale di Fincantieri -- azienda pubblica controllata dal ministero dell'Economia attraverso Fintecna -- prevede 2.551 esuberi e la chiusura dei cantieri di Sestri Ponente, Riva Trigoso e Castellamare di Stabia, dove nella notte i lavoratori hanno fatto irruzione in Comune.
"E' impensabile che venga attuato un simile piano industriale da parte di Fincantieri", dice il ligure Sandro Biasotti, deputato del Pdl.
Il leader del Pd Pierluigi Bersani sostiene che è "una questione industriale così rilevante e con il rischio di possibili, drammatiche ricadute sull'occupazione non può essere ignorata da chi ha responsabilità
di governo".
Il ministro Romani ha spiegato ieri che "è fondamentale che, fino a quando non saranno attuati concreti e condivisi progetti di riconversione industriale, i piani di chiusura degli stabilimenti non diventino operativi".



BASTA CON LE CHIUSURE,

BASTA CON LE DELOCALIZZAZIONI!

E' TEMPO DI DAZI E RILOCALIZZAZIONI!

SOLIDARIETA' AI LAVORATORI IN LOTTA!

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